Bologna, Piazza dell'Otto Agosto: Festival di Carnevale del 1883

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Bologna, Piazza dell'Otto Agosto: Festival di Carnevale del 1883

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Inventario
BRI / FOT. 366
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1883
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo b/n incollato su cartoncino
Misure immagine (in cm; hxb)
20x26,2
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Piazza dell'Otto Agosto: Festival di Carnevale del 1883
Bibliografia
1) Franco Cristofori, "Bologna. Immagini e vita tra Ottocento e Novecento", Bologna, Alfa, 1978, p. 205; 2) "Cent'anni fa Bologna. Angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi", a cura di Otello Sangiorgi e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Costa, 2000, pag. 238; 3) Giancarlo Bernabei, "La Montagnola. Storia di popolo", Bologna, Patron, 1986, pag. 105; Tiziano Costa - Marco Poli, "La Montagnola. Fotoracconto di un luogo nobile di Bologna", Bologna, Costa editore, 2001, pagg. 26-27
Note
Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento gli spazi della Montagnola e di Piazza dell'Otto Agosto furono usati come cornice per carnevali, fiere, concorsi e manifestazioni varie, confermandosi come un centro vivo e vitale della città. Come ci documenta questa splendida fotografia, inoltre, nella vasta piazza da inizio autunno a primavera inoltrata sostavano baracconi di tutti i tipi, un vero e proprio luna park del divertimento. Le maggiori attrazioni erano costituite da compagnie di giocolieri e attori, giostre e perfino improvvisati zoo. Non mancavano poi i banchetti di frutta e di dolciumi. I prezzi erano davvero alla portata di tutte le tasche. Le rappresentazioni teatrali potevano svolgersi sotto miseri tendoni oppure in fastosi edifici di legno illuminati e sontuosamente arredati. Come si evince dal volume di Bernabei in bibliografia, questa fotografia si riferisce al Festival di Carnevale del 1883. L'autore scrive testualmente: "Factotum della manifestazione, ideatore, guida, principe, araldo e amministratore, era il dott. Balanzone, che con largo anticipo diffondeva il suo 'proclama' programmatico".