Bologna, Piazza di Porta Ravegnana e chiesa della Madonna delle Grazie

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Bologna, Piazza di Porta Ravegnana e chiesa della Madonna delle Grazie

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Inventario
MISC. / Ambr. 022
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
prima del 1871
Serie
"Vecchia Bologna. Figure di cose scomparse o modificate"
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
albumina
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto della pagina che fa da cartoncino di supporto alla stampa sono presenti il numero manoscritto "18" e l'iscrizione manoscritta "b". La stampa è l'originale da cui è stata tratta la stampa in riproduzione n. inv. MISC. / Ambr. 122;
Soggetto o iconografia
Bologna, Piazza di Porta Ravegnana e chiesa della Madonna delle Grazie
Bibliografia
(1) "Raccolta di opere riguardanti Bologna nella Biblioteca di Raimondo Ambrosini", Bologna, Tip. Garagnani, 1906, p. 203, cat. n. 2997; (2) "Sotto il segno di Alfonso Rubbiani. La salvaguardia del passato e le origini delle Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna", Bologna, Bononia University Press, 2013, pag. 89; 3) Giorgio Diritti, "Bologna 900. Nove secoli di immagini", Bologna, Edizioni Cineteca, 2016, p. 100.
Note
La fotografia documenta l'aspetto di Piazza di Porta Ravegnana prima del giugno 1871, quando venne demolita la chiesina dei Malvezzi (Madonna delle Grazie o Madonna di Porta, arch. Antonio Laghi) che era addossata alla torre Garisenda. Il piccolo edificio era stato costruito per accogliere un'immagine sacra dipinta da Lippo di Dalmasio sul muro esterno della torre, sul lato di fronte a Strada San Donato, ora via Zamboni. La sua gestione era affidata alla Compagnia dei Drappieri e degli Strazzaroli, poi soppressa nel 1797. Nel 1811 la chiesetta fu chiusa al culto per essere poi riaperta nel 1816 fino -appunto- al 1871. Contemporaneamente ad essa vennero demolite anche le due casupole con botteghe da ciabattino e battirame, con antiche serrande che vi erano annesse. L'affresco di Lippo di Dalmasio fu staccato nel 1885 e si trova nel battistero della vicina chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano.