Bologna, piazza di Porta Sant'Isaia e imbocco di viale Carlo Pepoli

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Bologna, piazza di Porta Sant'Isaia e imbocco di viale Carlo Pepoli

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Inventario
MISC. / Rast. 35

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
17,5x23,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso è scritto "Piazzale S. Isaia ". Il timbro del fotografo compare in basso a destra sul recto.
Soggetto o iconografia
Bologna, Piazza di Porta Sant'Isaia e imbocco del viale Carlo Pepoli
Note
La piazza sorge dove fino al 1903 si trovava Porta Sant'Isaia. La Porta venne costruita su disegno di Pietro Fiorini (o, secondo altre fonti, di Ottaviano Mascherino) e venne dedicata a papa Pio V, da cui derivò la sua originaria denominazione di Porta Pia. L'inaugurazione avvenne il 23 maggio 1568 con un solenne ingresso della Madonna di San Luca. Venne poi atterrata, come si diceva, nell'estate del 1903, dopo che nella primavera dello stesso anno il crollo fortuito di un pezzo di cornicione aveva ucciso un cavallo in transito e ferito un'ortolana che portava verdure in città con il suo biroccino. Tale fatto accelerò la demolizione dell'edificio, la cui distruzione era comunque già stata programmata. Il viale fu intitolato a Carlo Pepoli (Bologna, 1796-1881) patriota e uomo di cultura nel 1909. Sul lato destro vi è un deposito di autobus al cui esterno è esposto il tabellone con gli arrivi dei mezzi. Nel dopoguerra la Vialis Esperia Trasporti Automobilistici (V.E.T.A.), guidata da Aldo Carpani, aveva qui la rimessa dei pullman che partivano per percorsi extraurbani: l'autostazione, infatti, non esisteva ancora e i mezzi avevano il capolinea in piazza dei Martiri. Attualmente nell'area dove sorgeva quell'autorimessa vi è un moderno palazzo di abitazione.