Bologna - Piazza S. Domenico
Bologna - Piazza S. Domenico
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92
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1879 ante
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
20,9x27,1
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Vedute animate - Piazze - Basilica di San Domenico - Scultura - Monumento funebre a Rolandino de'Passeggeri - Monumento funebre ad Egidio de'Foscherari - Conventi, Giulio Cesare - Colonna del Rosario
Bibliografia
Catalogo della Fotografia dell’Emilia, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, s.d. [1871]; Catalogue de la Photographie de l’Emilia de Pietro Poppi peintre-photographe, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1879; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Corrado Ricci, Guido Zucchini, Guida di Bologna, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, pp. 41-50.
Note
La chiesa di San Domenico è presente già nel primo catalogo a stampa del 1871. La numerazione delle lastre è però differente: il soggetto in esame al 1871 riporta il numero 85, e solo a partire dal catalogo 1879 diventa definitivamente 92. La datazione generica ante 1879 deriva proprio dall'incertezza che si tratti dello stesso negativo rinumerato o di una ripresa successiva.
La fascetta della titolazione è da ricondurre ai Successori Poppi e quindi non è da ritenersi coeva alla lastra originale.
La fascetta della titolazione è da ricondurre ai Successori Poppi e quindi non è da ritenersi coeva alla lastra originale.