Bologna, Piazza San Francesco: imbocco via De Marchi

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Bologna, Piazza San Francesco: imbocco via De Marchi

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Inventario
BRI / FOT. 024

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
Anni Trenta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Misure immagine (in cm; hxb)
23,3x16
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso compare il timbro della ditta Bolognesi & Orsini, con laboratorio in via Indipendenza, 22 a Bologna.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Piazza San Francesco: imbocco via De Marchi
Note
La fotografia è stata scattata in piazza San Francesco, all'imbocco con via De Marchi verso via Sant'Isaia. Il palazzo in primo piano -al numero civico 2 della piazza- è rimasto pressoché identico. Non esiste più, invece, la trattoria a destra, sostituita da altra attività commerciale. Dal sito internet www.originebologna.com, apprendiamo che questa casa ha un'origine assai curiosa e riportiamo testualmente quanto a sua volta pubblicato da Giuseppe Guidicini in "Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati" (1868) : "Casa, sotto il cui portico evvi una SS. Annunziata rinnovata nel 1761 in occasione del ristauramento di questo stabile, che appartenne al famoso fisionomico e chiromante Bartolomeo dalla Rocca, detto Cocles, o Coclite, fatto uccidere li 24 settembre 1501 da Ermesse di Giovanni II Bentivogli. Pretendesi che Cocle predicesse la cacciata dei Bentivogli da Bologna, e che Ermesse incaricasse il suo sicario Antonio Cappon di assassinarlo. Costui pose un pezzetto di pietra nella serratura della porta di Cocles e si mise in agguato vestito da facchino. Cocles trovando impedito l'introduzione alla chiave, diede tempo all' assassino di percuoterlo sulla testa con una mannaia, che lo stese al suolo poco dopo l'Ave Maria. Dicesi che Cocles avesse predetta ancora la propria disgrazia, e stasse in guardia portando il giaco e una croce di ferro sul capo, ma tutte le sue precauzioni non valsero a salvarlo dalla vendetta di Ermesse. Questa casa nel 1715 era dei Zenzanelli, e ultimamente dei Cuppi."