Bologna. Piazza Vittorio Emanuele

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Bologna. Piazza Vittorio Emanuele

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Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1888-1906
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
21x26,9
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Bologna - Vedute animate - Piazza Maggiore - Architettura - Palazzi - Palazzo d'Accursio - Torre dell'Orologio - Palazzo dei Notai - Chiese - Basilica di San Petronio - Scultura - Monteverde, Giulio - Monumento equestre a Vittorio Emanuele II
Bibliografia
Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Corrado Ricci, Guido Zucchini, Guida di Bologna, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, pp. 2-3.
Note
Il soggetto compare già nel catalogo a stampa del 1871 con il numero 21, e in seguito (1879) con il numero 38. La ripresa in esame è però successiva all'intervento di restauro sulla facciata del Palazzo d'Accursio degli anni 1885-1887, effettuato sotto la direzione di Raffaele Faccioli, e ugualmente successiva al 1888, anno in cui viene collocata al centro di Piazza Maggiore la statua equestre di Vittorio Emanuele II. Si suppone che Poppi abbia sostituto il negativo originale, con una prassi a lui consueta, per documentare gli avvenuti cambiamenti urbanistici, mantenendo lo stesso numero di riferimento. Il palazzo dei Notai non è ancora stato sottoposto a restauro, avvenuto, per volontà del Comitato per Bologna Storica e Artistica, nel 1906. Si circoscrive pertanto un arco cronologico di ripresa che va dal 1888 al 1906.
La fascetta della titolazione è da ricondurre ai Successori Poppi e non è da ritenersi coeva alla lastra originale.