Bologna, Porta delle Navi: interno [da un disegno di Pio Panfili (Porto San Giorgio, 1723 – Bologna, 1812)]
Bologna, Porta delle Navi: interno [da un disegno di Pio Panfili (Porto San Giorgio, 1723 – Bologna, 1812)]
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Editore
Stampatore
Oggetto
Positivo fotografico
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo fotografico incollato su cartoncino bruno
Materia e tecnica
Positivo
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
20,5x26,6 (cartoncino); 12,3x17,2
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
In basso a sinistra “Porta delle Navi / Arch.to Andrea Ambrosini = 1580”
NOTE DI BARUFFI: “Porta Navile / e la Salaria / costruita dall’Arch. Andrea Ambrosini nel 1580”
NOTE DI BARUFFI: “Porta Navile / e la Salaria / costruita dall’Arch. Andrea Ambrosini nel 1580”
Notizie storico critiche
Il Porto Navile, costruito tra il 1548 e il 1552, fu smantellato definitivamente nel 1934, come prevedeva il piano regolatore del 1889. Scomparve così l'edificio della Dogana o Gabella (terminato nel 1603), detto -anche per la sua particolare conformazione- "cisa di lavander" (chiesa dei lavandai), a destra nell'immagine. La statua che si può notare sulla facciata dell'edificio -opera di Camillo Mazza in terracotta policroma, raffigurante la Madonna- è tuttora collocata in cima allo scalone di Palazzo d'Accursio. Al centro è ben visibile l'uscita del Canale Navile dalla città. A sinistra vi sono la casa del cosiddetto "catenarolo", ovvero di colui che era incaricato di aprire e chiudere l'accesso al porto, governato -appunto- per mezzo di catene e i contrafforti della Salara (magazzino del sale e del grano). I proventi dei dazi sulle merci servirono per secoli a finanziare l'università. Nel periodo di maggior splendore, il porto vide un intenso traffico di merci e passeggeri, che preferivano la più tranquilla via d'acqua a massacranti viaggi in carrozza o a cavallo.