Bologna, Porta Mazzini (già Porta Maggiore), parte esterna
Bologna, Porta Mazzini (già Porta Maggiore), parte esterna
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MISC. 00006
Categoria:
Notizie storico artistiche
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1896 (?)
Oggetto
Positivo
Materia e tecnica
positivo b/n stampato a contatto da lastra originale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
23,7x18
Misure negativo (in cm; hxb)
23,7x18
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Porta Mazzini, già Porta Maggiore, parte esterna
Note
Questa fotografia si può considerare un documento eccezionale: una testimonianza quasi irripetibile dello stato della porta a fine Ottocento.
La prima costruzione della Porta risale al XIII secolo; fu poi fortificata con una rocca nel 1507 per volere di papa Giulio II. Nel 1770 fu ricostruita su progetto di Gian Giacomo Dotti. Questa Porta era considerata la più importante dell'intera cerchia cittadina, poichè si trova sul tracciato dell'antichissima via Emilia ed attraverso di essa passava tutto il traffico diretto a Roma e viceversa. La sua mole diede il saluto di Bologna a papi e sovrani. Da qui transitarono anche Giuseppe Garibaldi (nell'ottobre 1859) e re Vittorio Emanuele II (nel 1860).Nel 1903, a seguito della sciagurata politica di demolizione delle mura e di alcune porte, anche questa venne atterrata. Sparì così la splendida mole della costruzione settecentesca. Tuttavia, comparse tra le macerie le antiche vestigia della porta duecentesca, dopo un'aspra battaglia civica, fu deciso un restauro che sarebbe stato diretto da Alfonso Rubbiani. Nel 1909 fu dunque "ricostruito" quello che doveva essere il primitivo volto della Porta.
La prima costruzione della Porta risale al XIII secolo; fu poi fortificata con una rocca nel 1507 per volere di papa Giulio II. Nel 1770 fu ricostruita su progetto di Gian Giacomo Dotti. Questa Porta era considerata la più importante dell'intera cerchia cittadina, poichè si trova sul tracciato dell'antichissima via Emilia ed attraverso di essa passava tutto il traffico diretto a Roma e viceversa. La sua mole diede il saluto di Bologna a papi e sovrani. Da qui transitarono anche Giuseppe Garibaldi (nell'ottobre 1859) e re Vittorio Emanuele II (nel 1860).Nel 1903, a seguito della sciagurata politica di demolizione delle mura e di alcune porte, anche questa venne atterrata. Sparì così la splendida mole della costruzione settecentesca. Tuttavia, comparse tra le macerie le antiche vestigia della porta duecentesca, dopo un'aspra battaglia civica, fu deciso un restauro che sarebbe stato diretto da Alfonso Rubbiani. Nel 1909 fu dunque "ricostruito" quello che doveva essere il primitivo volto della Porta.