Bologna, Porta Sant'Isaia: interno

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Bologna, Porta Sant'Isaia: interno

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Inventario
MISC. / Ambr. 055
Autore

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1902
Serie
"Vecchia Bologna. Figure di cose scomparse o modificate"
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento
Misure immagine (in cm; hxb)
16,5x22
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto della pagina che fa da cartoncino di supporto alla stampa sono presenti il numero manoscritto "51" e le iscrizioni manoscritte. "int." e "Porta S. Isaia".
Soggetto o iconografia
Bologna, Porta Sant'Isaia: interno
Bibliografia
(1) "Raccolta di opere riguardanti Bologna nella Biblioteca di Raimondo Ambrosini", Bologna, Tip. Garagnani, 1906, p. 203, cat. n. 2997; (2) Giancarlo Roversi, "Le mura perdute. Storia e immagini dell'ultima cerchia fortificata di Bologna", Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, pag. 146; 3) "Cent'anni fa Bologna. Angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi", a cura di Otello Sangiorgi e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Costa, 2000, pag. 105
Note
La Porta venne costruita su disegno di Pietro Fiorini (o, secondo altre fonti, di Ottaviano Mascherino) e venne dedicata a papa Pio V, da cui derivò la sua originaria denominazione di Porta Pia. L'inaugurazione avvenne il 23 maggio 1568 con un solenne ingresso della Madonna di San Luca. Venne poi atterrata nell'estate del 1903, dopo che nella primavera dello stesso anno il crollo fortuito di un pezzo di cornicione aveva ucciso un cavallo in transito e ferito un'ortolana che portava verdure in città con il suo biroccino. Tale fatto accelerò la demolizione dell'edificio, la cui distruzione era comunque già stata programmata. La fotografia documenta le mura ancora presenti, anche se non c'è più il terrapieno che vi si addossava. La tettoia sul lato destro coincide con la posizione ove si trovava la casa del capitano.