Bologna, Porta Saragozza: esterno

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Bologna, Porta Saragozza: esterno

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Inventario
MISC. / Ambr. 050

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1902
Serie
"Vecchia Bologna. Figure di cose scomparse o modificate"
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento
Misure immagine (in cm; hxb)
16,5x23
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto della pagina che fa da cartoncino di supporto alla stampa sono presenti il numero manoscritto "46" e le iscrizioni manoscritte "Saragozza" e "est.".
Soggetto o iconografia
Bologna, Porta Saragozza: esterno
Bibliografia
(1) "Raccolta di opere riguardanti Bologna nella Biblioteca di Raimondo Ambrosini", Bologna, Tip. Garagnani, 1906, p. 203, cat. n. 2997; (2) Giancarlo Roversi, "Le mura perdute. Storia e immagini dell'ultima cerchia fortificata di Bologna", Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, pag. 284; (3) "Le mura di Bologna cent'anni fa", Bologna, ed. Cineteca, 2003.
Note
Porta Saragozza è la più "falsa" e "bizzarra" (così si esprime Giancarlo Roversi) tra le porte di Bologna. Il primitivo varco urbico risalente al XIII secolo fu infatti pesantemente rimaneggiato nel 1859 da un intervento condotto dall'ingegnere Enrico Brunetti Rodati, che rielaborò un precedente disegno del collega Giuseppe Mengoni. Al posto del vecchio cassero medievale venne costruito l'attuale edificio dotato di torrioni e corpi di fabbrica merlati. Le mura che vi si addossavano seguirono la sorte di tutte le altre, ovvero, furono demolite. Nella fotografia sono ben riconoscibili (a destra) le rotaie della linea tranviaria per Casalecchio.