Bologna, portico del Santuario della Madonna di San Luca: la curva delle Orfanelle

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Bologna, portico del Santuario della Madonna di San Luca: la curva delle Orfanelle

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Inventario
MICH. 0390
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
primo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, portico del Santuario della Madonna di San Luca: la curva delle Orfanelle
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi Fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
La basilica di San Luca è per tutti i Bolognesi un simbolo della città, nonché un tradizionale luogo di culto religioso legato alla devozione dell'immagine della Beata Vergine custodita al suo interno. Le oltre seicento arcate del portico che collega il santuario al centro della città, lo rendono unico al mondo per la sua lunghezza di quasi quattro chilometri. La sua realizzazione si avvia nel 1674 con la costruzione a Porta Saragozza dell'arco Bonaccorsi disegnato da G. G. Monti. Allo stesso architetto si attribuisce il progetto definitivo del tratto in pianura del portico, ripreso poi dal suo successore C.F. Dotti a partire dal secondo decennio del '700. La parte terminale del percorso collinare, sempre progettata da quest'ultimo, si caratterizza invece per la dinamica variazione di visuali e di punti di fuga fino alla visione finale del santuario. La ripresa inquadra la famigerata Curva delle Orfanelle, dove la pendenza raggiunge l'81% e il lato aperto del portico s’inverte per seguire la strada che in quel punto viene scavalcata. Il tratto prende il nome dal fatto che vi si trovava il cosiddetto "Le Orfanelle", un istituto gestito da suore per educare e proteggere le giovani prive di genitori.Nella fotografia compare Sandrino, il figlio dell'autore, nato nel 1904. Quest'ultimo elemento permette di datare la fotografia entro il primo decennio del secolo XX°.