Bologna, Portico detto della Morte – dall’acquatinta di Antonio Basoli
Bologna, Portico detto della Morte – dall’acquatinta di Antonio Basoli
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Oggetto
Positivo fotografico
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo fotografico incollato su cartoncino verde scuro
Materia e tecnica
fotografia ai sali d'argento
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
11,5x14; cartoncino 16x19,8
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
sul cartoncino, a destra: “Portico del Pavaglione”
Notizie storico critiche
La serie di cento vedute pittoresche che Basoli trasse da propri dipinti, fu pubblicata ad opera dell'artista per soddisfare la richiesta di un mercato di amatori italiani e stranieri sempre più numeroso, attratto da questo genere di vedute ricordo. Caratterizzate dall'uso dell'acquatinta - tecnica che si presta in modo particolarmente espressivo alla resa degli spazi urbani, dei contrasti luministici e dei giochi prospettici- queste tavole raccontano con dovizia di particolari una città che proprio in quegli anni stava cominciando a modificare il proprio assetto urbanistico. La realizzazione di questa impresa editoriale, e di numerose altre eseguite da Basoli con l'aiuto dei fratelli Francesco e Luigi, soprattutto a partire dal 1810, evidenzia l'esistenza di un progetto dell'artista per sfruttare appieno il successo ottenuto dai suoi quadri.
Bibliografia
BIBLIOGRAFIA: M. Poli, A. Santucci, Vedute pittoresche di Bologna di Antonio Basoli, Bologna 2002; F. Farneti, E. Frattarolo (a cura di), Antonio Basoli 1774-1848, Ornatista, Scenografo, Pittore di paesaggio, Bologna 2008, p. 230; E. Cevolani, Notizie sulla Farmacia dell'Ospedale di Santa Maria della Morte di Bologna, oggi Farmacia del Pavaglione, in: “Atti e Memorie - Rivista di Storia della Farmacia”, Anno XXXVI, N. 3, Dicembre 2019, p. 203;