Bologna, San Michele in Bosco: campanile e convento

60f6db2a3c12a10007f15d39

Bologna, San Michele in Bosco: campanile e convento

 Genera il pdf
Inventario
BRI / FOT. 247
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
dopo il 1890
Oggetto
Positivo
Misure immagine (in cm; hxb)
16,5x23,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso il prof. Brighetti ha scritto: "S. Michele in Bosco".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, San Michele in Bosco: campanile e convento
Note
Il complesso di San Michele in Bosco è uno dei più antichi insediamenti religiosi sorti nel suburbio di Bologna. E' ricchissimo di opere d'arte, tra le quali si ricordano il refettorio con "La cena di Gesù e Maria" dipinta da Giorgio Vasari e i due chiostri affrescati da Ludovico Carracci con i suoi allievi. Nel 1798, in seguito alla soppressione napoleonica, il complesso venne utilizzato prima come caserma, poi come carcere e, successivamente, come residenza del legato pontificio e del re d'Italia. Verso la fine del XIX° secolo se ne decise la trasformazione in ospedale e si provvide al restauro completo delle strutture, anche grazie ad un cospicuo lascito del chirurgo Francesco Rizzoli, cui il nuovo edificio fu in seguito intitolato. L'ospedale fu inaugurato nel 1896. I monaci olivetani tornarono ad officiare nella loro chiesa nel 1933. Questa ripresa documenta lo stato del campanile dopo il restauro realizzato nel 1890 su progetto di Tito Azzolini, amico e maestro di Alfonso Rubbiani. Nel 1862, infatti, la torre aveva subito la demolizione dell'antica guglia a bulbo di tipo veneto (che era stata sostituita da una terrazza recinta da balaustrini) per essere trasformata in osservatorio militare.