Bologna, San Ruffillo: casa natale di Enrico Panzacchi

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Bologna, San Ruffillo: casa natale di Enrico Panzacchi

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Inventario
BRI / VER. 44

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1902
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta montata su un cartoncino di supporto con profilatura d'oro
Materia e tecnica
aristotipo
Misure immagine (in cm; hxb)
8x10,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto del cartoncino di supporto, in alto a sinistra si legge "Li 5 Settembre 1902"; al centro sotto l'immagine, compare la scritta: " Casa ove nacque Enrico Panzacchi (San Ruffillo)";. Sotto la profilatura dorata è riportato un passo dello scrittore: "...Passano sulla porta e sulle finestre serrate le ombre leggere degli alberi / che sorgono sul ciglio opposto della strada, e mi danno immagini di memorie / e di sogni!.. (E. Panzacchi)". Nell'angolo inferiore destro compare il timbro del fotografo/collezionista.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, San Ruffillo: casa natale di Enrico Panzacchi
Note
Questa fotografia fa parte di un piccolo nucleo presente nel fondo donato da Antonio Brighetti. Da una attenta osservazione è emerso che Luigi Veronesi era molto probabilmente un appassionato di fotografia che eseguiva lui stesso le riprese, stampava e montava le immagini sul cartoncino di supporto e scriveva le note relative alle notizie identificative. Per suffragare tale ipotesi basterà osservare le fotografie contrassegnate dai nn. inv. BRI /VER. 14 e 19 che riproducono la firma autografa di Veronesi (la grafia è identica a quella delle scritte che compaiono quasi ovunque) e la meticolosità della descrizione di luoghi e situazioni . Purtroppo, non si è riusciti a risalire ad alcun dato anagrafico e/o biografico.
La scritta relativa a questa immagine è assai curiosa perché indica come casa natale di Panzacchi questo edificio di San Ruffillo, zona che attualmente fa parte del Quartiere Savena di Bologna. In realtà, Enrico Panzacchi era originario di Ozzano Emilia (Bo), dove era nato nel 1840. Letterato e poeta, divenne direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1871 e fu deputato al Parlamento. Insegnò filosofia al Liceo Classico Galvani ed ebbe rapporti di intima amicizia con Giosuè Carducci e Olindo Guerrini. Di lui, una delle figure più rappresentative del mondo culturale bolognese dell'Ottocento, ci restano numerose opere in prosa e in versi e un nutrito nucleo di saggi di critica letteraria, artistica e musicale. Morì a Bologna il 5 ottobre 1904. Nel 1912 Enrico Barberi realizzò il monumento a lui dedicato che fu collocato nel Largo di Porta Castiglione, nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria della Misericordia.