Bologna, Santuario B.V. del Baraccano

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Bologna, Santuario B.V. del Baraccano

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Luogo e anno di edizione
Bologna, terzo decennio sec. XX°
Data della ripresa
terzo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto, in basso a destra, è scritto: "BOLOGNA - Santuario B.V. del Baraccano". Il nome dell'editore è leggibile sia sul recto, nell'angolo inferiore di sinistra sia sul verso, in basso al centro.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Chiesa della Madonna del Baraccano
Note
La piccola chiesa, assai amata dai Bolognesi, nacque come cappella. Costruita nel 1403 per proteggere dagli agenti atmosferici l'immagine di una "Madonna con Bambino" dipinta su una parete interna delle mura cittadine sotto un'arcata che fungeva da sostegno ad un cammino di ronda, fu ricostruita e ampliata nel corso dei secoli. Nel 1524 le fu aggiunto un ampio portico e nel 1682 fu eretta la cupola, disegnata da Agostino Barelli. All'interno si trovano, tra gli altri, affreschi di Francesco del Cossa e dipinti di Prospero e di Lavinia Fontana. Il nome Baraccano deriva dal termine "barbacane", denominazione con la quale si identificava il contrafforte esterno al quale il piccolo edificio era direttamente appoggiato. Il santuario, assai caro alle giovani coppie di sposi che vi si recano per ricevere la benedizione dopo il matrimonio religioso, fu retto da una Compagnia laicale che sempre lì aveva la propria sede e che, oltre a custodire la chiesa, gestiva il Conservatorio delle Zitelle, posto su via Santo Stefano.