Bologna, Santuario di Santa Maria del Baraccano

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Bologna, Santuario di Santa Maria del Baraccano

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Inventario
BRI 02445; BRI 02446
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Luogo e anno di edizione
Bologna,terzo decennio sec. XX°
Data della ripresa
terzo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto: sotto l'immagine della Vergine è scritto "Santa Maria del Baraccano"; sotto l'immagine della chiesa, invece, si legge "La facciata del Santuario / illuminata per le feste dell'Assunzione di M.V."; a fianco vi è il nome del fotografo. Il nome dell'editore compare sul verso, sul bordo verticale di sinistra.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Santuario di Santa Maria del Baraccano
Note
La piccola chiesa, assai amata dai Bolognesi, nacque come cappella. Costruita nel 1403 per proteggere dagli agenti atmosferici l'immagine di una "Madonna con Bambino" dipinta su una parete interna delle mura cittadine sotto un'arcata che fungeva da sostegno ad un cammino di ronda, fu ricostruita e ampliata nel corso dei secoli. Nel 1524 le fu aggiunto un ampio portico e nel 1682 fu eretta la cupola, disegnata da Agostino Barelli. Il nome Baraccano deriva dal termine "barbacane", denominazione con la quale si identificava il contrafforte esterno al quale il piccolo edificio era direttamente appoggiato. L'affresco qui riprodotto -attribuito al pittore Lippo di Dalmasio (vissuto tra la seconda metà del sec. XIV e l'inizio del sec. XV)- fu rimaneggiato dal ferrarese Francesco del Cossa nel 1472. In questa chiesa gli sposi si recano a "prendere la pace", ovvero, ad implorare la pace coniugale baciando la miniatura tratta da questo affresco. La tradizione vuole che la sposa lasci sull'altare il proprio bouquet, ma è ancor più frequente che si deponga sull'altare un altro mazzo di fiori appositamente preparato.