Bologna sotto la neve. Piazza San Domenico
Bologna sotto la neve. Piazza San Domenico
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1929 (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna sotto la neve. Piazza San Domenico
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi Fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Dal 10 al 14 febbraio 1929 Bologna venne funestata da una nevicata eccezionale. Nei giorni precedenti, la temperatura si era abbassata fino a toccare i dodici gradi sotto lo zero. Dopo cinque giorni di ininterrotte precipitazioni, la città era coperta da 80 cm di neve pesantissima (si calcolò che raggiungeva i 35 Kg. per metro quadro). Treni e tram non riuscivano a circolare. Gli oltre 2.500 spalatori al lavoro radunarono enormi cumuli di neve nelle piazze principali. Dal giorno 15 il clima ridiventò rigidissimo, fino ad arrivare a 14,5 gradi sotto lo zero. Le tubature dell'acqua iniziarono a saltare e i tetti a crollare. I rifornimenti di combustibile e di cibo si fecero difficoltosi, tanto che venne utilizzato il carbone delle ferrovie per il riscaldamento. Il prezzo del latte aumentò sensibilmente e il disagio obbligò a tenere chiuse le scuole. In questa ripresa è documentato lo stato in cui versava piazza San Domenico.