Bologna, Stadio comunale (già Littoriale): veduta dall'alto

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Bologna, Stadio comunale (già Littoriale): veduta dall'alto

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Inventario
BRI / FOT. 444
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1929-1934
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
16,8x22,5
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Stadio comunale (già Littoriale): veduta dall'alto
Note
Il 31 ottobre 1926 venne solennemente inaugurato l'impianto polisportivo del Littoriale, definito "primo anfiteatro della rivoluzione fascista" e "monumento della nuova epoca". Tre anni dopo fu inaugurata la Torre di Maratona, alta quarantadue metri e progettata dall'architetto Ulisse Arata. Nell'incavo ad arco della Torre, di fronte alla tribuna reale, è qui ben visibile la statua equestre di Mussolini, opera dello scultore modenese Giuseppe Graziosi che ivi fu collocata. Alla fine della seconda guerra mondiale il monumento seguì un periodo di dispersione: parte del bronzo fu fuso da Luciano Minguzzi nelle statue dei partigiani collocate nel giardino di Porta Lame. Sullo sfondo è riconoscibile il Cimitero Comunale della Certosa; mentre nella parte destra si vedono l'Arco del Meloncello (su via Saragozza) e l'Arco Guidi (su strada Sant'Isaia ora via Andrea Costa). Quest'ultimo fu demolito nel 1934 per questioni di viabilità.