Bologna, Stazione Ferroviaria durante la Prima Guerra Mondiale

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Bologna, Stazione Ferroviaria durante la Prima Guerra Mondiale

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Inventario
MISC. / BERT. 287
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1915-1918
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta incollata su un cartoncino di supporto color grigio
Materia e tecnica
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
12,5x16,5
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Stazione Ferroviaria durante la Prima Guerra Mondiale
Bibliografia
Catalogo della Libreria "Docet" di Bologna pubblicato in occasione dell'edizione 2018 della mostra di libri antichi e rari in Palazzo Re Enzo - Sala Re Enzo tenutasi durante la manifestazione "Salsamentarie. Saperi e Sapori a Palazzo" (Bologna, 21,22,23 settembre).
Note
L'album fotografico di cui l'immagine fa parte consta di oltre trecento fotografie di vario formato eseguite nel primo decennio del Novecento. Vi compaiono numerosi protagonisti sia maschili che femminili, vedute, scorci di edifici e di angoli anche bolognesi, personaggi in posa, momenti della Coppa Florio corsa a Bologna nel 1908. Il proprietario della raccolta era molto probabilmente Lodovico Bertani già segretario capo della Camera di Commercio di Bologna e Presidente delle Pattuglie Cittadine dal 1921 al 1927. Il nostro fu un componente della Società degli Achei, un sodalizio goliardico fondato a Bologna nel 1920, che si proponeva di riunire reduci della Prima Guerra Mondiale per "stare allegri alla maniera dei buoni petroniani antichi". Un divertente "ritratto" del Bertani è contenuto nella "Strenna degli Achei" del 1930. Dal riscontro con le notizie contenute nel "medaglione" pubblicato in quest'ultima si è potuti risalire alla provenienza. Questa fotografia differisce -come quella contrassegnata dal n. inv. MISC./ BERT. 296- dalle altre contenute nell'album sia per formato sia per soggetto. Non compare nepppure la consueta numerazione nel sottostante cartoncino di supporto. Nella ripresa è riconoscibile il settore della Stazione ferroviaria cittadina dove arrivavano i feriti trasportati dai campi di battaglia delle Alpi e da altri territori a nord in appositi vagoni-ospedale. Qui li aspettava il servizio di assistenza organizzato dal Comune in collaborazione con le autorità militari, il corpo dei Pompieri e la Croce Rossa in funzione fin dal luglio 1915. Il responsabile del servizio di trasporto era il colonnello Cavara, che poteva avvalersi di vigili del fuoco, di sei soldati della Sanità Militare e di sette soldati automobilisti. I nuovi arrivati, poi, a seconda delle cure cui dovevano essere sottoposti, venivano dirottati nei vari nosocomi cittadini. Naturalmente, il flusso era incessante e per rafforzare la capacità di ricovero furono requisiti edifici comunali e privati. Tra gli altri, si possono ricordare: le scuole De Amicis, il Liceo Minghetti, il Seminario e la sede della Croce Rossa.