Bologna - Tappezzeria Vittorio Zironi - Vetrina e ingresso laterale del negozio su Via Senzanome
Bologna - Tappezzeria Vittorio Zironi - Vetrina e ingresso laterale del negozio su Via Senzanome
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Data della ripresa
1970 post
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Tappezzerie - Tessuti - Arredi - Mobili - Negozi - Vetrine - Bologna - Zironi, Vittorio
Bibliografia
Pezzella Letizia, Fototecnica Artigiana e Fototecnica Bolognese. Industria, artigianato e commercio nel fondo fotografico del Museo del Patrimonio industriale, in "Scuola officina", n. 2, luglio-dicembre 2007, pp. 4-7; Riccioni Gianfranco, Dalla Bottega al museo - Vittorio Zironi e il Museo Storico Didattico della tappezzeria di Bologna, Firenze 2000; Zironi Stefano (a cura di), Un Museo per l'Europa - Memorie e testimonianze da leggere e vedere del Museo Storico Didattico della Tapezzeria, Casalecchio di Reno, Bologna 1996.
Note
Vittorio Zironi inizia a lavorare da ragazzo presso la Tappezzeria Sassi, sotto il Pavaglione a Bologna. Dopo la seconda guerra mondiale (durante la quale fu anche deportato in Germania per quasi due anni) rientra a Bologna e riprende l'attività di tappezziere. Parallelamente comincia a coltivare un progetto di Museo della Tappezzeria, raccogliendo e collezionando stoffe e accessori. Negli anni settanta si trasferisce in Via Saragozza 23 dove lavorerà per oltre trent'anni; riceverà nel corso della sua carriera di tappezziere, arredatore e restauratore innumerevoli premi e medaglie partecipando a mostre e fiere in Italia e all'estero. Il suo progetto di costituzione di un Museo troverà compimento nel 1990, con l'insediamento presso Villa Spada di un ampio allestimento della raccolta, una biblioteca specializzata e un laboratorio di restauro tessile. Il servizio fotografico, costituto da 24 lastre, documenta l'esposizione di arredi realizzati con tessuti pregiati, in parte all'interno del grande negozio di Via Saragozza, visibile in tre riprese delle vetrine.