Bologna - Via Azzo Gardino - Cinema Ariosto (poi Embassy) - Cantiere: dettaglio della copertura

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Bologna - Via Azzo Gardino - Cinema Ariosto (poi Embassy) - Cantiere: dettaglio della copertura

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Inventario
FF 60-27498/27500

Notizie storico artistiche

Datazione
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ pellicola
Misure immagine (in cm; hxb)
6x9
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Centri urbani - Bologna - Spazi pubblici - Architettura - Sale cinematografiche - Cantieri - Restauri
Bibliografia
Pezzella Letizia, Fototecnica Artigiana e Fototecnica Bolognese. Industria, artigianato e commercio nel fondo fotografico del Museo del Patrimonio industriale, in "Scuola officina", n. 2, luglio-dicembre 2007, pp. 4-7; Varignana Franca (a cura di), Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni. Bologna dall'autarchia al boom, catalogo della mostra, Bologna, 1997; Bologna come la ricordiamo. Dal dopoguerra agli anni Settanta, le fotografie di una Bologna ancora nella nostra memoria. Con Cento ricordi di Ugo Berti Arnoaldi, Bologna, 2006; Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019.
Note
L'immagine appartiene ad un gruppo di lastre selezionate a metà degli anni '90 per la realizzazione di un progetto relativo all'immagine di Bologna dal dopoguerra al boom economico. La selezione fu effettuata da Franca Varignana, allora responsabile delle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio, ed ebbe un esito pubblico nella mostra "Bologna dall'autarchia al boom" che si svolse in San Giorgio in Poggiale dall' 8 febbraio al 31 marzo 1997. Successivamente molte riprese furono raccolte nel volume fotografico "Bologna come la ricordiamo" e pubblicate nel 2006. Il servizio documenta tutte le fasi di cantiere di restauro e ripristino del Cinema Ariosto (poi Embassy), in via Azzo Gardino. La committenza è lo stesso cinema, interessato da lavori di ristrutturazione. L'edificio, chiuso e murato dal 2007, dovrebbe diventare la nuova sede della direzione regionale Emilia-Romagna dell’agenzia del Demanio.