Bologna, Via Caprarie

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione

Bologna, 1912

Serie

Album Ernesto Romagnoli

Oggetto

Positivo

Materia e tecnica

stampa su carta

Orientamento

verticale

Misure immagine (in cm; hxb)

7,5x5,5

Indicazione di colore

b/n

Iscrizioni

Sul verso, a matita, è scritto: "Caprarie / 1912"

Fondo/Raggruppamento

Arnaldo Romagnoli

Soggetto o iconografia

Bologna, Via Caprarie

Bibliografia

L'album cartonato contenente n. 61 immagini di formati diversi e contrassegnate dalla serie inventariale E-ROM è stato donato alla Fondazione Carisbo nel 1994 da Ernesto Romagnoli, figlio dell'autore delle fotografie, Arnaldo. Le immagini documentano le profonde e radicali trasformazioni subite dal centro cittadino di Bologna tra il 1900 e il 1920. Il contenuto documentario è davvero sorprendente -per non dire eccezionale- dal punto di vista della testimonianza storica.

Note

Lo scatto è stato eseguito da via Caprarie verso via Calzolerie. La parte meridionale della strada fu interessata dagli abbattimenti fin dal 1912; gli stabili di quella settentrionale (qui, a destra) furono invece oggetto di demolizione a partire dalla primavera 1916. L'edificio in primo piano a destra, con la grata semicircolare sulla facciata, ospitava la cosiddetta "pescheria nuova", aperta nel maggio 1815 nel locale delle antiche "beccherie" (macellerie). L'interno era dotato di ventiquattro banconi, che venivano puliti sfruttando l'acqua del sottostante torrente Aposa. Nei primi anni del Ventesimo secolo il locale venne trasformato in una sala cinematografica che prese il nome di "Cinematografo Marconi", con entrata da via Rizzoli e uscita da questo lato. Nel 1912 tale locale venne parzialmente demolito: il Comune decise infatti di aprire qui una strada provvisoria intitolata alla città di Tripoli (in omaggio all'occupazione italiana della città avvenuta l'anno precedente), dove avrebbero trovato spazio delle momentanee botteghe per ospitare i commercianti "sfrattati" dai negozi delle vie del centro interessate dagli abbattimenti.