Bologna - Via Caprarie
Bologna - Via Caprarie
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
positivo b/n in formato cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x8,8
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso il prof. Brighetti ha scritto di suo pugno "Via Caprarie"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, via Caprarie
Bibliografia
1) "Bologna ai tempi che vi soggiornò Dante. Secolo XIII... ricostruzione documentata eseguita in rileievo e particolarmente descritta da Angelo Finelli", Bologna, Stabilimenti Poligrafici Riuniti, 1929, 152; 2) "Il bolognino" periodico di attualità economiche e culturali (Pubblicazione della Banca Cooperativa di Bologna), n. 16 - 1982, pag. 28;
3) Tiziano Costa, "Bologna ieri & oggi", Bologna, Studio Costa, 2003, p. 75;
4) Tiziano Costa - Marco Poli, "Il Quadrilatero. Cuore antico di Bologna", Bologna, Costa, 1999, p.6
3) Tiziano Costa, "Bologna ieri & oggi", Bologna, Studio Costa, 2003, p. 75;
4) Tiziano Costa - Marco Poli, "Il Quadrilatero. Cuore antico di Bologna", Bologna, Costa, 1999, p.6
Note
Via Caprarie è il prolungamento di via Orefici verso piazza della Mercanzia. L'antico nome le deriva dalla costante e perdurante presenza di botteghe di macellai. Nell'angolo di sinistra sorgevano le case turrite della famiglia Scannabecchi. Il quarto stabile sullo stesso lato ospitava la cosiddetta "pescheria nuova" aperta il 9 maggio 1815 nel locale delle antiche "beccherie" (macellerie). Aveva ventiquattro banconi di marmo e per la sua pulizia si usavano le acque del sottostante torrente Aposa. Nei primi anni del secolo, nello spazioso ambiente ebbe sede il cinematografo "Marconi". L'entrata era su via Rizzoli, mentre l'uscita si trovava appunto su via Caprarie.