Bologna, Via delle Oche

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Bologna, Via delle Oche

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Inventario
BRI / FOT. 416
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
inizio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
riproduzione da cartolina ed. Mengoli
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via delle Oche
Bibliografia
1) Franco Cristofori, "Bologna. Immagini e vita tra Ottocento e Novecento", Bologna, Alfa, 1978, pag. 333; 2) Antonio Brighetti - Franco Monteverde, "Bologna nelle sue cartoline", vol. II, Cuneo, L'Arciere, 1986, pag. 75.
Note
Via delle Oche conduce da via Piella a via Oberdan. Fin dal 1469 è ricordata in un rogito notarile come "Via delle Ocche" detta anche "Ossara". La strada ha conservato l'antico toponimo nonostante numerosi siano stati i tentativi di mutarne il nome. L'ipotesi più accreditata sull'origine di tale antica denominazione è quella che Mario Fanti riporta nel suo "Le vie di Bologna. Saggio di toponomastica storica II" (Bologna, 2000). Lo studioso riprende quanto riferito da Carlo Avogaro, secondo cui la via si trova a breve distanza dal lato interno della penultima cerchia di mura cittadine, dove è possibile che si trovassero ristagni d'acqua in cui le oche guazzavano trovando oltretutto modo di nutrirsi nei vicini spazi adibiti allo scarico di ossami e rifiuti di vario genere.