Bologna, Via Manzoni: Palazzo Ghisilardi Fava, già Manfredi

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Bologna, Via Manzoni: Palazzo Ghisilardi Fava, già Manfredi

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Inventario
BRI 02692

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Luogo e anno di edizione
Milano, secondo decennio sec. XX°
Data della ripresa
primo / secondo decennio sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1915
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto, in alto a sinistra: "Bologna / Palazzo Fava / già Manfredi". I nomi del laboratorio fotografico e dello stampatore si leggono sul bordo verticale di sinistra nel verso. La cartolina è viaggiata da Bologna a Padova. La data di spedizione risale al 1915.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Manzoni: Palazzo Ghisilardi Fava, già Manfredi
Bibliografia
(1) "Introduzione al Museo Civico Medievale Palazzo Ghisilardi Fava", Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, pag. 18; (2) Sergio Bettini, "Palazzo Ghisilardi. Il sogno rinascimentale di un notaio bolognese", Ferrara, Edisai, 2004, pag. 83.
Note
Dopo il palazzo Bevilacqua di via D'Azeglio, questo viene considerato il più bello dei palazzi signorili del Quattrocento a Bologna. Fatto costruire negli anni tra il 1484 e il 1491 da Bartolomeo Ghisilardi, è segnalato per l'armonia delle linee, per la ricchezza di terrecotte e per la grandiosità degli ambienti. Per la parte muraria, la costruzione fu affidata al maestro muratore "Zilio" Montanari, che negli stessi anni seguiva quella della prospettante chiesa di Santa Maria di Galliera. Il cortile si caratterizza per un ballatoio sostenuto da grandi mensole di macigno, dove -tra ornati floreali- sono intagliati gli stemmi Ghisilardi e le iniziali del primo proprietario (B.G.). Nel 1915 il Comitato per Bologna Storica e Artistica curò alcuni lavori di ripristino e fece rimettere i trafori delle finestre della facciata imitandole dalla seconda -originaria-, giunta fino ad allora in perfetto stato di conservazione. Nel 1925 il cortile e tutto l'interno del palazzo furono restaurati dall'architetto Ulisse Arata. Durante tale restauro furono scoperti un bel soffitto a legni dipinti risalente al XV° secolo, gli avanzi di una strada romana e grossi muri di selenite forse appartenuti alla rocca imperiale del XII secolo che sorgeva nelle vicinanze. Attualmente l'edificio è sede del Museo Civico Medievale.