Bologna, Via Oberdan già via Cavaliera

60f6db2a3c12a10007f15f45

Bologna, Via Oberdan già via Cavaliera

 Genera il pdf
Inventario
BRI / FOT. 468
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
Anni Cinquanta-Sessanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta Ferrania
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso, a matita, si legge: "Via Cavaliera / chiesa di San Nicolò"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Oberdan già via Cavaliera
Note
La fotografia appartiene ad una serie di immagini rinvenute nel fondo Brighetti e relative a diverse strade del centro storico bolognese che risultano di importanza secondaria rispetto a quelle di specifico interesse storico-artistico. L'autore degli scatti è sconosciuto; il formato del positivo è sempre lo stesso, quello delle cartoline postali; le fotografie sono tutte stampate su carta Ferrania. Sembra quasi che ci si sia impegnati a documentare una Bologna minore e popolare che in grande parte sarebbe scomparsa da lì a poco. Facendo riscontri con le auto in sosta, con l'abbigliamento delle persone e con lo stato degli edifici, l'arco temporale di esecuzione si potrebbe fissare tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta del Novecento. Tra il 1969 e il 1972 il fotografo Paolo Monti (1908-1982) insieme all'architetto Pier Luigi Cervellati effettuò un'esemplare campagna fotografica, quasi un censimento del centro storico. Nel 1969 il Comune di Bologna aveva infatti varato il Piano Urbanistico di Salvaguardia per il restauro e il risanamento di un'ampia zona entro le mura. Già dal 1963 erano stati avviati degli studi settoriali per la difesa integrale dell'ambiente urbano del passato. Tali studi erano stati compiuti da un gruppo capeggiato dal prof. Leonardo Benevolo. Il PEEP (Piano Edilizia Economica Popolare) fu reso esecutivo nel 1973 e con esso iniziò poi la ristrutturazione conservativa di alcuni comparti, tra i quali parecchi di quelli fissati da questa serie. In questo caso il soggetto è l'attuale via Oberdan. La strada, già chiamata via Cavaliera nel tratto meridionale (da via Rizzoli a via Marsala), fu intitolata a Guglielmo Oberdan con delibera di Consiglio Comunale del 31 maggio 1919. La chiesa di San Nicolò,sul lato sinistro, nella sua veste attuale appare nella versione tardo secolo XVII progettata da Nicola Barelli. Sulla facciata è collocato un altorilievo settecentesco in terracotta che raffigura San Nicola con un putto che regge gli attributi iconografici del santo: è opera dello scultore bolognese Giuseppe Maria Mazza. All'interno risulta degno di nota un paliotto d’altare minore raffigurante la “Tentazione di Sant’Antonio”, opera giovanile di Giuseppe Maria Crespi.