Bologna, Via Piella

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Bologna, Via Piella

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Inventario
BRI / FOT. 466
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
Anni Cinquanta-Sessanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta Ferrania
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso, a matita, si legge: "Via Piella / tratto in procinto di / demolizione"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Piella
Note
La fotografia appartiene ad una serie di immagini rinvenute nel fondo Brighetti e relative a diverse strade del centro storico bolognese che risultano di importanza secondaria rispetto a quelle di specifico interesse storico-artistico. L'autore degli scatti è sconosciuto; il formato del positivo è sempre lo stesso, quello delle cartoline postali; le fotografie sono tutte stampate su carta Ferrania. Sembra quasi che ci si sia impegnati a documentare una Bologna minore e popolare che in grande parte sarebbe scomparsa da lì a poco. Facendo riscontri con le auto in sosta, con l'abbigliamento delle persone e con lo stato degli edifici, l'arco temporale di esecuzione si potrebbe fissare tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta del Novecento. Tra il 1969 e il 1972 il fotografo Paolo Monti (1908-1982) insieme all'architetto Pier Luigi Cervellati effettuò un'esemplare campagna fotografica, quasi un censimento del centro storico. Nel 1969 il Comune di Bologna aveva infatti varato il Piano Urbanistico di Salvaguardia per il restauro e il risanamento di un'ampia zona entro le mura. Già dal 1963 erano stati avviati degli studi settoriali per la difesa integrale dell'ambiente urbano del passato. Tali studi erano stati compiuti da un gruppo capeggiato dal prof. Leonardo Benevolo. Il PEEP (Piano Edilizia Economica Popolare) fu reso esecutivo nel 1973 e con esso iniziò poi la ristrutturazione conservativa di alcuni comparti, tra i quali parecchi di quelli fissati da questa serie. In questo caso il soggetto è via Piella, che collega via Marsala con via Augusto Righi. L'attuale nome trae origine da quello dell'omonima famiglia che nella strada ebbe le sue abitazioni e che - nel 1874- congiunse due tratti precedentemente noti come Via del Giardino e via del Torresotto. Il primo andava da Via di Mezzo di San Martino (odierna via Marsala) alla antica Porta Govese (o Torresotto dei Piella); mentre il secondo scorreva dalla Porta alla via Imperiale (ora via A. Righi). Il Torresotto o Arco di via Piella (che si intravvede nella fotografia) è tuttora uno dei quattro superstiti delle sedici porte e pusterle che si aprivano nelle mura dette "del Mille". L'immagine documenta la strada dal centro verso piazza dell'Otto Agosto.