Bologna, Via Santa Apollonia: chiesa omonima, interno

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Bologna, Via Santa Apollonia: chiesa omonima, interno

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
prima del 1913
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
fotografia incollata su cartoncino grigio
Misure immagine (in cm; hxb)
23,5x17
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Santa Apollonia: chiesa omonima, interno
Bibliografia
Le Collezioni d'Arte della Cassa di Risparmio in Bologna "Le fotografie. 2 Arnaldo Romagnoli Il volto di Bologna", a cura di Franco Cristofori e Giancarlo Roversi, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1982, rep. 138
Note
La ripresa è stata effettuata prima del 1913, quando gran parte degli edifici della strada furono demoliti per liberare l'area sulla quale doveva sorgere la sede della Scuola Superiore di Medicina Veterinaria. L'area in questione era costituita da un quadrilatero compreso tra viale Filopanti e le vie Belmeloro, Santa Apollonia e Borgo San Giacomo. La chiesa di Santa Apollonia era stata costruita nel 1518 dalla famiglia Cancellieri ed era conosciuta con il nome di Santa Maria del Gaudio in Gattamarza (la via allora si chiamava così). Successivamente l'edificio venne profanato e trasformato in stalla. Dopo alcuni lavori iniziati nel 1631 e diretti dall'architetto Bartolomeo Belli, nel 1634 venne riaperta al culto e l'officiatura fu affidata alla omonima Compagnia di Santa Maria del Gaudio. Nel 1798, in seguito alle soppressioni napoleoniche, la Compagnia cessò di esistere e la chiesa venne chiusa nel 1808. Riaperta nel 1815, venne restaurata e abbellita nel 1831. Nel 1913, in seguito all'attuazione del progetto di cui sopra, fu demolita. Questa fotografia documenta l'aspetto del vano chiesastico. Sull'altare maggiore si trovava l'immagine di Santa Maria del Gaudio, come conferma il cartiglio soprastante. L'immagine venne trasferita dal portico all'interno dell'edificio il 15 ottobre 1634, dopo che tal Francesco Bonacini -colpito al ventre da una scarica di cinque pallettoni- sopravvisse all'attentato.