Bologna, Via Santo Stefano n. 28: ingresso all'officina di Sante Mingazzi

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Bologna, Via Santo Stefano n. 28: ingresso all'officina di Sante Mingazzi

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Inventario
MING. 636
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1914 c.
Oggetto
Positivo
Materia e tecnica
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
negativo 7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Santo Stefano n. 28: ingresso all'officina di Sante Mingazzi
Bibliografia
"Leggero come il ferro. L'arte di Sante Mingazzi nell'archivio fotografico delle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna", a cura di Benedetta Basevi, Mirko Nottoli, Bologna, Bononia University Press, 2015.
Note
A differenza di altri fondi che l'Archivio Fotografico della Fondazione Carisbo annovera, questo non è intitolato all'esecutore delle immagini, ma all'autore dei soggetti riprodotti. Sante Mingazzi (Ravenna, 1867- Bologna, 1922) fu uno degli ultimi artigiani titolare di una fiorente bottega di fabbro nel centro città (via Santo Stefano, 28). Le fotografie che egli stesso fece eseguire documentano le varie fasi della sua attività e, nello stesso tempo, l'evolversi di una civiltà che aveva accelerato il ritmo del suo progresso. Le riprese interessano i diversi manufatti del battitore di metallo, ma anche l'evoluzione dell'arredo urbano e la trasformazione dell'illuminazione. Il fondo fotografico fu donato nel 1985 da una delle figlie di Mingazzi, Angela. Consta di oltre seicento lastre in vetro di diverso formato. L'intero nucleo è stato doppiato con negativo in controtipo e positivi raccolti in album o contenitore. Questa fotografia documenta l'ingresso all'officina di Sante Mingazzi, che si trovava -come già ricordato- in via Santo Stefano al n. 28. La bellissima insegna -arricchita da rami di quercia intrecciati di squisita fattura- venne apposta nel 1914, in occasione della celebrazione della decennale eucaristica della vicina parrocchia di San Giovanni in Monte. Oggi è conservata al Museo Davia Bargellini.