Bologna, Via Santo Stefano: Teatro del Corso, interno

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Bologna, Via Santo Stefano: Teatro del Corso, interno

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Inventario
MISC 00215

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, primo decennio sec. XX
Tecnica e supporto
positivo fotografico
Misure immagine (in cm; hxb)
13x18
Iscrizioni
Sul verso è scritto: “Il Teatro del Corso in Bologna (interno) in via di trasformazione”
Notizie storico critiche
Da questa fotografia fu tratta una cartolina edita da C.A. Pini, firmata dal fotografo Oscar di Properzio (cfr. bibliografia).Il Teatro del Corso si trovava in via Santo Stefano in corrispondenza dei nn. civici 31 e 33. Fu costruito per iniziativa di Giuseppe Badini e di un gruppo di contribuenti in un'area precedentemente occupata dal palazzo senatorio Rossi-Turrini. Il progetto fu affidato all'architetto Francesco Santini, che lo realizzò in stile neoclassico, con sala a pianta ellittica, quattro ordini di palchi, loggione, ampio palcoscenico attrezzato e saloni di rappresentanza. L'edificio venne inaugurato nel maggio del 1805, alla presenza di Napoleone Bonaparte. Circa un secolo dopo, nel 1903, venne ristrutturato. I maggiori interventi riguardarono: la sopraelevazione della copertura; la trasformazione degli ultimi ordini dei palchi in ampia galleria con soprastante loggione e il rifacimento del boccascena. Il teatro godette sempre di grande fortuna (anche Gioacchino Rossini vi lavorò come maestro di cembalo nel 1811), fin quando, nel gennaio 1944 un bombardamento alleato non lo distrusse. Alla fine degli eventi bellici, le poche sue parti rimaste in piedi furono usate per ospitare gli sfollati. Successivamente, al suo posto venne costruito un moderno condominio. Le uniche parti originali che lo ricordano sono alcune colonne e una porta. Una lapide per testimoniarne l'esistenza è stata posta sotto il portico. Ricordiamo che, tra il 1825 e il 1826, nell'adiacente e omonima Locanda soggiornò Giacomo Leopardi. Questa immagine parrebbe proprio riferirsi ai lavori di adeguamento del 1903.