Bologna, Via Ugo Bassi: Grand Hotel d'Italie Baglioni, facciata

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Bologna, Via Ugo Bassi: Grand Hotel d'Italie Baglioni, facciata

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Inventario
MICH. 0318
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
primo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Ugo Bassi: Grand Hotel d'Italie Baglioni, facciata
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi Fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Il Grand Hotel d'Italie Baglioni era ospitato nell'edificio che si trova tra via Ugo Bassi e via degli Oleari, ovvero, nel palazzo che un tempo era sede della Gabella e la cui costruzione risale agli anni 1574-1577. Già dalla metà dell'Ottocento, l'edificio (che era di proprietà del conte Venturoli Mattei) divenne una struttura ricettiva con la meno appariscente denominazione di Albergo d'Italia. Nel 1892 passò in gestione a Guido Baglioni, che ne migliorò notevolmente lo standard con l'aggiunta dei più moderni comfort del tempo. Nello scritto della signora Rosaria Greco Grassilli "Il Baglioni di Bologna. Storia e storie di un albergo centenario" (2013) chi scrive ha letto che nel 1911 Baglioni lasciò questa gestione per divenire il conduttore di quello che ancora oggi è l'albergo più famoso di Bologna in via dell'Indipendenza e che prese in seguito il suo nome (il palazzo già del Seminario Arcivescovile, di fronte alla cattedrale di San Pietro, in quel momento di proprietà del barone padovano Gastone Treves de Bonfili). Tornando, invece, alla struttura oggetto di questa ripresa, nel 1911 la gestione fu assunta direttamente dal proprietario, pur rappresentato dal cavalier Ermete Saccani, e fu ribattezzata "Grand Hotel et d'Italie" . L'anno successivo, in novembre, Saccani lasciò a sua volta e gli subentrò Salvatore Cevenini, cugino acquisito di Guido Baglioni e già gestore di altri due alberghi: quello del Pellegrino e quello dei Tre Re. Il Grand Hotel d'Italie già Baglioni fu il ritrovo cosmopolita per eccellenza a Bologna, ospitò grandi personalità e musicisti famosi quali Giacomo Puccini e Richard Wagner.