Bologna, Via Ugo Bassi: Hotel Brun
Bologna, Via Ugo Bassi: Hotel Brun
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BRI 02141
Categoria:
Notizie storico artistiche
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1913
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto, in basso al centro, è scritto: "BOLOGNA / Cour de l'Hotel Brun, XV° siecle". Sul verso, in basso a sinistra è riportata la scritta "Maison de I ordre avec bains privés. Bologna - Hotel Brun, J.F. Frank - Tel. 163 / Leipzig - Hotel Hauffe, E. Weller / Marseille - Le Grand Hotel ed de Marseille / L. Rueck". La cartolina è viaggiata verso Todi. E' stata spedita da Firenze nel 1913.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Ugo Bassi: Hotel Brun
Bibliografia
La fotografia è censita nel volume: "Le Collezioni d'Arte della Cassa di Risparmio in Bologna. Le fotografie. 1 Pietro Poppi e la Fotografia dell'Emilia" a cura di Franco Cristofori e Giancarlo Roversi, Bologna, Tip. Compositori, 1980, al n. di repertorio 1670 .
Note
Fino ai primi anni Quaranta del sec. XX°, all'angolo fra via Ugo Bassi e Piazza Malpighi, in quello che era stato l'elegante palazzo rinascimentale della famiglia Ghisilieri, sorgeva il famoso Hotel Brun. Aperto dal cittadino svizzero Brun nel 1828, era poi passato in proprietà alla famiglia Frank a metà dello stesso secolo. I Frank, che possedevano alberghi in tutta Europa, a Bologna gestivano anche il Buffet della Stazione centrale e, tra l'altro, erano produttori e ed esportatori di ottimi vini. Investirono molto in questa nuova attività e la fama dell'albergo crebbe sempre di più. Un opuscolo pubblicitario pubblicato nel 1910 ci informa che l'hotel disponeva di centoquaranta stanze, tutte con acqua corrente (molte anche con bagno privato) che erano dotate di illuminazione elettrica. Il riscaldamento veniva erogato con caloriferi a vapore, c'era un parcheggio per automobili nell'ampio cortile interno e per salire ai piani si poteva disporre di un comodo ascensore. L'arredamento era raffinato e prezioso sia nella hall che nelle sale interne: si ricorda soprattutto la splendida galleria del primo piano, ornata di busti raffiguranti alcuni imperatori romani; alle pareti vi erano quadri antichi. Nel 1911 l'edificio fu sottoposto ad un restauro curato da Alfonso Rubbiani. Il 24 luglio 1943, nel corso di un furioso bombardamento alleato, l'hotel venne gravemente colpito. Finita la guerra, il palazzo non venne ricostruito. Al suo posto sorse un edificio moderno, conosciuto come il Palazzo del Toro. L'unica traccia dell'antica bellezza si conserva all'angolo tra via Ugo Bassi e via Testoni.