Bologna, Via Ugo Bassi: resti dell'antica chiesa di San Gervasio

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Bologna, Via Ugo Bassi: resti dell'antica chiesa di San Gervasio

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Inventario
BRI / FOT. 291
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
prima del 1910
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
fotografia incollata su cartoncino grigioverde
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
23x17,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso, in alto a sinistra: "Cortile palazzo Re Enzo"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Via Ugo Bassi: resti dell'antica chiesa di San Gervasio
Bibliografia
"Raccolta di opere riguardanti Bologna nella Biblioteca di Raimondo Ambrosini", Bologna, Tip. Garagnani, 1906, p. 203, cat. n. 2997
Note
Nonostante la scritta apposta sul verso del cartoncino dal prof. Brighetti identifichi il luogo come il cortile di Palazzo di Re Enzo, la fotografia è esattamente speculare a quella contrassegnata con il n. di inv. MISC. / Ambr. 120, che offre una più documentata versione. Dove oggi si trova il vecchio Mercato delle Erbe, in via Ugo Bassi, vi erano la chiesa e il convento dei Santi Gervasio e Protasio. Una breve strada ne ricorda ancora oggi la presenza. Non si conosce con esattezza il periodo in cui furono eretti, tuttavia si sa che l'edificio religioso era sicuramente già esistente nella seconda metà del sec. XI, come ricordano alcuni documenti notarili. Il monastero era abitato da suore benedettine. La comunità monastica ebbe varie vicissitudini, non ultime, crisi economiche e tentativi falliti di unione con altri monasteri. Il convento fu poi definitivamente soppresso nel 1798 dopo l'arrivo delle truppe francesi. I locali (come risulta da documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Bologna, buste "Congregazioni soppresse") furono poi utilizzati dai vari eserciti fino al 1901, quando il Comune di Bologna li acquistò dal Demanio Militare. Il titolo parrocchiale passò alla vicinissima chiesa dei Santi Gregorio e Siro. L'affresco raffigurante una "Madonna coi Santi Agostino e Monica", che si trovava nel portico antistante la chiesa è oggi conservato nel chiostro detto -appunto- delle Madonne presso il Cimitero Comunale della Certosa. Nell'area dove sorgeva il complesso religioso, poi divenuto anche caserma, nel 1910 venne inaugurato il nuovo mercato coperto.