Budrio (BO), chiesa sussidiale della B.V. dell'Olmo

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Budrio (BO), chiesa sussidiale della B.V. dell'Olmo

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 151
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Budrio (BO)
Luogo e anno di edizione
Budrio, s.d.
Data della ripresa
Anni Trenta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Budrio (BO), chiesa sussidiale della B.V. dell'Olmo
Note
Le origini di Budrio sono antiche. Molto probabilmente fondata dagli Umbri, fu abitata dai Romani, come dimostra il territorio comunale oggetto della cosiddetta "centuriazione", la cui struttura regolare, a linee rette e perpendicolari è ancora ben visibile. La Budrio moderna risale molto probabilmente al X-XI secolo. Nel secolo XIV il cardinale Egidio Albornoz volle poi erigere un castello e imponenti mura: di questi rimangono due torrioni e un tratto nelle vicinanze di Piazza Matteotti. Ovviamente legato alle vicende storiche della vicina Bologna, il paese fece parte dello Stato Pontificio fino alla costituzione in municipio del Regno d'Italia. Budrio è ancora oggi un paese che cura e mantiene vivo un rapporto intenso con le proprie tradizioni, pur essendo caratterizzato anche da un notevole dinamismo economico e sociale.
La località è conosciuta in tutto il mondo per la sua "ocarina", strumento musicale creato dal budriese Giuseppe Donati nel 1853. La cartolina riproduce il Santuario nel quale viene venerata l’immagine della Madonna delle Grazie, detta dell’Olmo, dal nome del grande albero a cui venne appesa nel 1586 da un falegname, Lodovico dall’Orto.
Tale immagine è costituita di una cartapesta policroma risalente al Cinquecento, che non ha grande valore artistico, ma che fu e continua ad essere oggetto di una grande devozione popolare.
La primitiva chiesa fu fatta edificare nel 1589 dai signori Vizzani in forma di cappella. In seguito divenne poi una vero e proprio santuario terminato nel 1596.
Durante la Seconda Guerra Mondiale sia il Santuario sia il campanile furono seriamente danneggiati, e solo nel 1969 fu avviato un imponente lavoro di restauro. Nel 1989, in occasione del IV centenario, sono stati completati gli interventi anche all’interno.