Budrio (BO), la piscina comunale

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Budrio (BO), la piscina comunale

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 164
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Settanta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
colore
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Budrio (BO), la piscina comunale
Note
Le origini di Budrio sono antiche. Molto probabilmente fondata dagli Umbri, fu abitata dai Romani, come dimostra il territorio comunale oggetto della cosiddetta "centuriazione", la cui struttura regolare, a linee rette e perpendicolari è ancora ben visibile. La Budrio moderna risale molto probabilmente al X-XI secolo. Nel secolo XIV il cardinale Egidio Albornoz volle poi erigere un castello e imponenti mura: di questi rimangono due torrioni e un tratto nelle vicinanze di Piazza Matteotti. Ovviamente legato alle vicende storiche della vicina Bologna, il paese fece parte dello Stato Pontificio fino alla costituzione in municipio del Regno d'Italia. Budrio è ancora oggi un paese che cura e mantiene vivo un rapporto intenso con le proprie tradizioni, pur essendo caratterizzato anche da un notevole dinamismo economico e sociale.
La località è conosciuta in tutto il mondo per la sua "ocarina", strumento musicale creato dal budriese Giuseppe Donati nel 1853. La cartolina riproduce la piscina comunale. Il complesso è composto da una vasca scoperta lunga 25 metri e larga 17 m, con una profondità che varia dai 160 ai 270 centimetri, una vasca scoperta lunga 20 metri e larga 6 m, con una profondità di un metro, un ampio solarium con lettini ed ombrelloni a noleggio, un parcheggio libero da 200 posti, un bar, un acquascivolo per grandi e piccini, spazi per animazione, un punto lettura di quotidiani e riviste, tavoli da ping pong e campi da beach volley.