Budrio (BO), Teatro Consorziale: interno

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Budrio (BO), Teatro Consorziale: interno

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 166
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Budrio (BO)
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Budrio, 28.4.1959
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Viaggiata da Budrio a Cernobbio. Scritta il 27.4.1959 e spedita il giorno successivo.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Budrio (BO), Teatro Consorziale: interno
Note
Le origini di Budrio sono antiche. Molto probabilmente fondata dagli Umbri, fu abitata dai Romani, come dimostra il territorio comunale oggetto della cosiddetta "centuriazione", la cui struttura regolare, a linee rette e perpendicolari è ancora ben visibile. La Budrio moderna risale molto probabilmente al X-XI secolo. Nel secolo XIV il cardinale Egidio Albornoz volle poi erigere un castello e imponenti mura: di questi rimangono due torrioni e un tratto nelle vicinanze di Piazza Matteotti. Ovviamente legato alle vicende storiche della vicina Bologna, il paese fece parte dello Stato Pontificio fino alla costituzione in municipio del Regno d'Italia. Budrio è ancora oggi un paese che cura e mantiene vivo un rapporto intenso con le proprie tradizioni, pur essendo caratterizzato anche da un notevole dinamismo economico e sociale.
La località è conosciuta in tutto il mondo per la sua "ocarina", strumento musicale creato dal budriese Giuseppe Donati nel 1853. La cartolina riproduce l'interno del Teatro Consorziale di Budrio. L'edificio fu fatto costruire nel 1672 dal ricco budriese Paolo Sgarzi, che lo apriva al pubblico per rappresentazioni e balli. Nel 1802 divenne di proprietà del Municipio e, chiusa la parentesi napoleonica, fu assegnato al Consorzio dei Partecipanti, da cui deriva il nome Consorziale. Sempre a quel periodo risale il rifacimento dell’interno in stile neoclassico. Durante la Prima Guerra Mondiale fu requisito dal Comando militare e adibito ad alloggio per i soldati ed infermeria. Al termine del conflitto la Partecipanza si vide restituire l’edificio in uno stato di degrado gravissimo. Il teatro era irriconoscibile: gli scenari e l’attrezzatura erano andati completamente persi; il palcoscenico, i pianciti, l’impianto elettrico rovinati e inservibili; le tappezzerie semidistrutte. Inoltre bisognava sgomberare macerie e rifiuti lasciati dai militari. Fu allora decisa una vera e propria ricostruzione, che fu compiuta tra il 1926 e il 1928. Nell'occasione il palcoscenico come si presenta tuttora fu ingrandito. In anni recenti il Teatro è stato nuovamente sottoposto ad interventi di restauro, che hanno ancor più valorizzato l’intera struttura. Ogni anno da ottobre a maggio viene proposta una ricca stagione che prevede rappresentazioni di prosa, lirica, spettacoli dialettali e per ragazzi.