Budrio - Ditta Cesari - Bottiglia di gassosa a doppio cono con il marchio stampato

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Budrio - Ditta Cesari - Bottiglia di gassosa a doppio cono con il marchio stampato

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Inventario
FF 3087-6782

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1953-1962 ca
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Industria alimentare - Bevande - Bibite - Bottiglie
Bibliografia
Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019; La gazzosa Cesari, storia di un mito budriese, in http://www.budrionext.it/, 2013.
Note
Angelo Cesari nasce a Budrio nel 1891. Nel 1919 insieme alla moglie Venusta prese in gestione l’osteria della Palazzina e sempre con la moglie e con la sorella Attilia nel 1923 aprì la sua “Fabbrica Acque gassose e Seltz” a Budrio, nella via del Macello Vecchio, l’attuale via Donati. Inizialmente vendeva solo gazzosa e bottiglie di seltz in cristallo colorato, con la scritta Cesari incisa artigianalmente con acido fluoridrico; poi, dagli anni ’30, come tutti i gassosai, cominciò a vendere altre bibite acquistando gli sciroppi dai Ballandi di Baricella. Nel 1939 La bottiglia originale "con la pallina" di chiusura venne sostituita da un nuovo prototipo sempre in vetro molto spesso e di forma standardizzata, sigillata con gli attuali tappi a corona. A patire dagli anni Cinquanta furono i figli Vinicio e Rina a inaugurare la bottiglia in vetro a doppio cono con il marchio stampato in serigrafia di colore giallo, in seguito stampato a rilievo (come da immagine in oggetto). Dal 1965 la ditta si trasferì e modificò nuovamente la bottiglia sostituendo la serigrafia con un'etichetta gialla su fondo nero. I cambiamenti di gusto e le oscillazioni del mercato portarono alla chiusura dello stabilimento nel 1997.