Casalecchio di Reno (BO), Circolo della Caccia

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Casalecchio di Reno (BO), Circolo della Caccia

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Inventario
BRI 03017
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Casalecchio di Reno (BO)
Luogo e anno di edizione
s.l., s.d..
Data della ripresa
inizio sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Casalecchio di Reno (BO), 1906
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Casalecchio di Reno a Milano. Il timbro di spedizione risale al 1906. Sul verso il prof. Brighetti ha scritto a matita "1906".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Casalecchio di Reno (BO), Circolo della Caccia
Note
Casalecchio di Reno, nelle immediate vicinanze di Bologna è nota soprattutto per l'imponente Chiusa del canale di Reno. Per secoli la località fu strettamente legata alle vicende storiche bolognesi, divenendo spesso campo di battaglia e quindi di razzia dei vari eserciti. Dalla seconda metà del Cinquecento, in seguito ad una ripresa produttiva, nacquero ville, oratori, chiese e si intensificarono le coltivazioni dei poderi. Casalecchio divenne uno dei territori più ricercati e ammirati del contado, proprio grazie alle ville circondate da suggestivi parchi e ricchi giardini. Verso la fine del XIX secolo, la rivoluzione industriale determinò la trasformazione e l'incremento di fabbriche, opifici, vie di comunicazione e mezzi di trasporto. Non ultimo, Casalecchio divenne meta di turismo estivo. Molti e variegati erano dunque i luoghi d'incontro: locande, osterie, caffè, trattorie e perfino tre eleganti alberghi. Professionisti, industriali e commercianti bolognesi vi mandavano le loro famiglie, che potevano facilmente raggiungere la sera, senza dover abbandonare la loro attività in città. La seconda guerra mondiale portò a una quasi totale distruzione del paese: Casalecchio fu infatti una delle città emiliane più toccate dai bombardamenti: ne subì oltre quaranta. Il periodo della ricostruzione fu intenso e richiese il coinvolgimento di tutti i settori dell'economia, in particolare il settore dell'edilizia per la riedificazione di case e fabbriche, aspetto che si rivelò il vero traino della ripresa economica. La nuova vita di Casalecchio fece registrare un notevole tasso di incremento di popolazione, tanto da superare quello di Bologna. La cartolina mostra l'antico Circolo della Caccia, sorto in paese dopo l'entrata in vigore del Piano Regolatore del 1889 con il quale il Comune di Bologna prevedeva l'urbanizzazione della zona nord della città, la Bolognina, dove si trovava la prima sede del sodalizio. Fu proprio il Presidente del Circolo, Conte Ugo Gregorini Bingham, a volere tale trasferimento, dato che già a Casalecchio possedeva una magnifica villa. Il Circolo affittò dalla famiglia Chierici una porzione di terreno in fondo a via Turati, con un elegante chalet liberty, nei pressi della sponda destra del Reno. Questo stand divenne ben presto un luogo di ritrovo per la buona società bolognese e vi svolsero anche gare di rilevanza internazionale. Purtroppo negli anni Venti del Novecento anche Casalecchio subì un potente processo di urbanizzazione e lo stand fu costretto a spostarsi sull'altra sponda del Reno, lasciando che lo stabile ampliato e sopraelevato, diventasse prima la Casa di Cura Villa Maria, e venisse poi trasformato nel bell'albergo Brunetti purtroppo bombardato negli anni 1943/45.