Casalecchio di Reno (BO), Via Marconi: "Case Volpe"
Casalecchio di Reno (BO), Via Marconi: "Case Volpe"
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BRI / BO PROVINCIA 275
Autore
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Casalecchio di Reno (BO)
Data della ripresa
1939
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
14,5x14,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso -scritto a mano- si legge: "Via Marconi / 'Case Volpe'" e "20/9/1939 - Casalecchio di Reno". Compaiono anche il timbro del laboratorio fotografico nell'angolo superiore destro e la numerazione d'archivio 1274/1 nell'angolo inferiore sinistro.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Casalecchio di Reno (BO), Via Marconi: "Case Volpe"
Note
Casalecchio di Reno, nelle immediate vicinanze di Bologna è nota soprattutto per l'imponente Chiusa del canale di Reno. Per secoli la località fu strettamente legata alle vicende storiche bolognesi, divenendo spesso campo di battaglia e quindi di razzia dei vari eserciti. Dalla seconda metà del Cinquecento, in seguito ad una ripresa produttiva, nacquero ville, oratori, chiese e si intensificarono le coltivazioni dei poderi. Casalecchio divenne uno dei territori più ricercati e ammirati del contado, proprio grazie alle ville circondate da suggestivi parchi e ricchi giardini. Verso la fine del XIX secolo, la rivoluzione industriale determinò la trasformazione e l'incremento di fabbriche, opifici, vie di comunicazione e mezzi di trasporto. Non ultimo, Casalecchio divenne meta di turismo estivo. Molti e variegati erano dunque i luoghi d'incontro: locande, osterie, caffè, trattorie e perfino tre eleganti alberghi. Professionisti, industriali e commercianti bolognesi vi mandavano le loro famiglie, che potevano facilmente raggiungere la sera, senza dover abbandonare la loro attività in città. La seconda guerra mondiale portò a una quasi totale distruzione del paese: Casalecchio fu infatti una delle città emiliane più toccate dai bombardamenti: ne subì oltre quaranta. Il periodo della ricostruzione fu intenso e richiese il coinvolgimento di tutti i settori dell'economia, in particolare il settore dell'edilizia per la riedificazione di case e fabbriche, aspetto che si rivelò il vero traino della ripresa economica. La nuova vita di Casalecchio fece registrare un notevole tasso di incremento di popolazione, tanto da superare quello di Bologna. Via Marconi è una delle principali arterie del paese. L'insediamento Volpe costituisce l'unico vero esempio di pianificazione abitativa della prima metà del Novecento a Casalecchio. Il complesso fu progettato nel 1936 dall'ing. Luigi Veronesi (1889-1963). E' nato su un'area di forma triangolare in un terreno di proprietà Volpe (da qui il nome) ed è composto da diversi fabbricati di varia tipologia che includevano una grande corte interna e una torre con orologio. Quest'ultima, in realtà, fungeva da serbatoio per l'acqua, dal momento che all'epoca la spinta ascensionale fornita dall'acquedotto non era sufficiente a raggiungere i piani alti delle case. Gli edifici erano destinati a residenza popolare e la corte, nell'intenzione di chi l'aveva ideata, fungeva come luogo di aggregazione per gli abitanti. Purtroppo, gli anni, il progresso, le mutate esigenze e i vari accadimenti hanno portato ad un frazionamento del nucleo e ad un parziale stravolgimento del piccolo quartiere.