Casalecchio di Reno (BO), Via Porrettana e Palazzo Comunale

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Casalecchio di Reno (BO), Via Porrettana e Palazzo Comunale

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 284, 285
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Casalecchio di Reno (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Sessanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Esistono due esemplari. Sul verso di quello contrassegnato con il n. inv. BRI / BO PROVINCIA 285 è stato apposto il timbro "Ditta Ettore Angeli - Terni"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Casalecchio di Reno (BO), Via Porrettana e Palazzo Comunale
Note
Casalecchio di Reno, nelle immediate vicinanze di Bologna è nota soprattutto per l'imponente Chiusa del canale di Reno. Per secoli la località fu strettamente legata alle vicende storiche bolognesi, divenendo spesso campo di battaglia e quindi di razzia dei vari eserciti. Dalla seconda metà del Cinquecento, in seguito ad una ripresa produttiva, nacquero ville, oratori, chiese e si intensificarono le coltivazioni dei poderi. Casalecchio divenne uno dei territori più ricercati e ammirati del contado, proprio grazie alle ville circondate da suggestivi parchi e ricchi giardini. Verso la fine del XIX secolo, la rivoluzione industriale determinò la trasformazione e l'incremento di fabbriche, opifici, vie di comunicazione e mezzi di trasporto. Non ultimo, Casalecchio divenne meta di turismo estivo. Molti e variegati erano dunque i luoghi d'incontro: locande, osterie, caffè, trattorie e perfino tre eleganti alberghi. Professionisti, industriali e commercianti bolognesi vi mandavano le loro famiglie, che potevano facilmente raggiungere la sera, senza dover abbandonare la loro attività in città. La seconda guerra mondiale portò a una quasi totale distruzione del paese: Casalecchio fu infatti una delle città emiliane più toccate dai bombardamenti: ne subì oltre quaranta. Il periodo della ricostruzione fu intenso e richiese il coinvolgimento di tutti i settori dell'economia, in particolare il settore dell'edilizia per la riedificazione di case e fabbriche, aspetto che si rivelò il vero traino della ripresa economica. La nuova vita di Casalecchio fece registrare un notevole tasso di incremento di popolazione, tanto da superare quello di Bologna. La cartolina mostra un tratto della via Porrettana nel suo dipanarsi sul territorio del paese. In realtà, la strada statale 64, detta anche la Porrettana unisce Pistoia a Ferrara. Dalla Toscana, attraversato il confine regionale, si sviluppa lungo la valle del Reno e tocca Porretta Terme, Silla, Vergato, Marzabotto, Sasso Marconi e Casalecchio di Reno. Oltrepassata la località Croce di Casalecchio, entra a Bologna in direzione sud-ovest col nome di via don Luigi Sturzo, diventando dopo poco via Saragozza ed entrando nel centro storico in corrispondenza dell'omonima Porta. L'antica sede del Municipio, detta Casa Comunale, è ben riconoscibile a destra. L'edificio fu costruito nel 1806 e anch'esso, dopo i danni subiti nel corso dell'ultima guerra, è stato restaurato.