Castel d'Aiano (BO), piazza A. Nanni Lèvera: chiesa parrocchiale
Castel d'Aiano (BO), piazza A. Nanni Lèvera: chiesa parrocchiale
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Castel d'Aiano (BO)
Luogo e anno di edizione
Torino, Castel d'Aiano, s.d.
Data della ripresa
Anni Sessanta sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Castel d'Aiano, 4.3.1963
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
colore
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Castel d'Aiano a Vado di Setta; il timbro di spedizione è del 4.3.1963
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castel d'Aiano (BO), piazza A. Nanni Lèvera: chiesa parrocchiale
Note
Castel d’Aiano si trova a 840 m.slm ed è il comune capoluogo più alto della provincia di Bologna. Dal paese si possono scorgere sia il versante della valle del Reno sia quella della valle del Panaro, con una notevole vista sulla catena del monte Cimone. In passato, la sua particolare collocazione ne fece oggetto di contesa tra Modena e Bologna, ma dal XIV° secolo ricadde sotto la dominazione felsinea.
Posto sul percorso della Linea Gotica, durante la seconda guerra mondiale, Castel d'Aiano fu praticamente raso al suolo, pertanto, l'attuale aspetto del paese si deve alla ricostruzione post-bellica. La località è nota per essere meta turistica estiva e una delle zone dove maggiormente si trova il pregiato tartufo bianco dell'Appennino. La cartolina documenta la piazza intitolata ad Amedeo Nanni Lèvera. La nobile famiglia Nanni-Lèvera annoverava i maggiori possidenti della montagna bolognese, diventati ricchi e potenti grazie alla protezione del card. Lambertini, poi papa Benedetto XIV. La chiesa parrocchiale è ora affiancata da un campanile alto una trentina di metri, ricostruito anch'esso come il sacro edificio a partire dagli anni Cinquanta.
Posto sul percorso della Linea Gotica, durante la seconda guerra mondiale, Castel d'Aiano fu praticamente raso al suolo, pertanto, l'attuale aspetto del paese si deve alla ricostruzione post-bellica. La località è nota per essere meta turistica estiva e una delle zone dove maggiormente si trova il pregiato tartufo bianco dell'Appennino. La cartolina documenta la piazza intitolata ad Amedeo Nanni Lèvera. La nobile famiglia Nanni-Lèvera annoverava i maggiori possidenti della montagna bolognese, diventati ricchi e potenti grazie alla protezione del card. Lambertini, poi papa Benedetto XIV. La chiesa parrocchiale è ora affiancata da un campanile alto una trentina di metri, ricostruito anch'esso come il sacro edificio a partire dagli anni Cinquanta.