Castel del Rio (BO), Palazzo Alidosi: cortile delle fontane
Castel del Rio (BO), Palazzo Alidosi: cortile delle fontane
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Castel del Rio (BO)
Luogo e anno di edizione
Castel del Rio (BO), s.d.
Stampatore
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castel del Rio (BO), Palazzo Alidosi: cortile delle fontane
Note
Castel del Rio si trova lungo la valle del Santerno, tra Imola e Firenzuola, ai piedi dell'Appennino bolognese e al confine con la Toscana. Il suo territorio, noto nel medioevo con il nome di Massa di Sant'Ambrogio, fece parte delle terre di Matilde di Canossa. Dopo un contenzioso con la Chiesa, fu assegnato dall'imperatore Ottone IV alla famiglia degli Alidosi, che da quel momento in avanti fu legata alla storia del paese. Dopo la loro cacciata ad opera dei ghibellini, infatti, gli Alidosi presero residenza presso il Castrum Rivi, l'attuale Castel del Rio e da lì finanziarono grandi opere urbanistiche come la costruzione del loro Palazzo, ad opera del Bramante, e il famoso ponte "a schiena d'asino". Nel XVII secolo l'area tornò sotto il controllo dello Stato Pontificio e vi rimase fino al passaggio al Regno d'Italia. Il possente Palazzo Alidosi è rimasto opera incompiuta per la mancanza di risorse all'avanzare delle opere e degli eventi. Del progetto originale (corpo centrale e quattro torrioni angolari a punta di diamante), negli anni 1542-1545 furono edificati due torrioni e l'edificio di raccordo. Costituisce tutt'oggi il miglior esempio architettonico di Rinascimento fiorentino in Romagna. Nel cortile qui ripreso si trovano tre bellissime fontane a conchiglia e tre colonne di arenaria che sorreggono un loggiato; sotto le vele della loggia otto nicchie circolari accoglievano i busti degli esponenti più importanti della famiglia. Il Palazzo è stato interamente restaurato ed è ora sede comunale, ospita inoltre nelle sue stanze la biblioteca, il museo della guerra e il museo del castagno.