Castel Guelfo (BO), Piazzale della Pace

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Castel Guelfo (BO), Piazzale della Pace

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 504
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Castel Guelfo (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castel Guelfo (BO), Piazzale della Pace
Note
Il luogo che la cartolina documenta è Castel Guelfo. Il paese si trova all'estremità del comprensorio imolese e occupa una striscia di territorio lungo la sponda sinistra del fiume Sillaro. La storia della comunità risale al periodo altomedioevale, quando le contese tra Bologna e Imola per il possesso di questo territorio di confine videro la supremazia del governo bolognese.
Nel corso dei secoli XIII e XIV, si verificò l'insediamento della famiglia Malvezzi, i cui componenti furono nominati conti di Castel Guelfo nel 1458. Dalla metà del Quattrocento alla fine del Settecento si definirono lo sviluppo e l'assetto della forma urbana, caratterizzata dalla struttura fortificata e dalla scenografia architettonica triangolare del Borgo. Nell'Ottocento tutto il territorio di Castel Guelfo affrontò i complessi problemi del travagliato periodo compreso tra l'occupazione francese e lo stato unitario. Nel 1806, alla morte di Piriteo IV Malvezzi, le proprietà di Castel Guelfo, passò a sua figlia Maria Laura, che aveva sposato, nel 1798, il principe Astorre Hercolani. Successivamente, le vicende del paese seguirono quelle dell'Italia intera. L'immagine ci informa che quello fotografato è il Piazzale della Pace. In realtà, da ricerche svolte in rete, si è compreso che l'assetto documentato risale agli anni Cinquanta del Novecento. L'ampio spazio triangolare fu disegnato negli anni 1721-1724 da Luigi Casoli, architetto bolognese di buona fama. Gli edifici costruiti ai lati costituiscono l'attuale "Borgo" di cui sopra. La base del triangolo è rivolta verso il castello, il vertice aperto sullo stradone ed i lati coronati dai due lunghi portici ne fanno un luogo di particolare effetto scenico, oggi in parte nascosto dalle imponenti alberature che decorano l'ampia aiuola centrale.
La sapiente prospettiva costituita dallo stradone alberato rettilineo, dalla piazza triangolare aperta e dal castello murato è rimasta fino ad oggi la caratteristica urbanistica particolare dell' ingresso a ponente del paese.
Questo percorso era rivolto ad accogliere chi proveniva da Bologna, città alla quale -come abbiamo visto- il castello e il suo territorio erano strettamente e quasi unicamente legati.