Castel San Pietro Terme (BO), Cassa di Risparmio, Credito Romagnolo e Casa del Fascio

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Castel San Pietro Terme (BO), Cassa di Risparmio, Credito Romagnolo e Casa del Fascio

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 528
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Castel San Pietro Terme (BO)
Luogo e anno di edizione
Milano, s.d.
Data della ripresa
Anni Trenta sec.. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Castel San Pietro (BO), 30.6.1942
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Castel San Pietro verso Bologna. La data di spedizione è 30.6.1942
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castel San Pietro Terme (BO), Cassa di Risparmio, Credito Romagnolo e Casa del Fascio
Note
Il luogo che la cartolina documenta è Castel San Pietro Terme. Numerose scoperte archeologiche hanno dimostrato che il territorio era abitato fin dai tempi della civiltà villanoviana e romana, ma la storia più conosciuta riporta al 1199, subito dopo la battaglia di Legnano.
Il comune di Bologna, infatti, per difendere la propria pace ed autonomia, ordinò che in diversi punti del territorio fossero costruiti castelli fortificati. Fra questi, ci fu appunto Castel San Pietro Terme.
La pace, purtroppo, durò poco: il castello venne più volte coinvolto in furibonde lotte. Nel 1306 e nel 1338 il paese divenne sede dell'Università: Bologna era infatti stata interdetta da una scomunica papale.
I secoli successivi videro numerosi eventi bellicosi. Nel 1501 Castel San Pietro Terme fu saccheggiata da Cesare Borgia; nel 1505 fu attraversata dalle truppe di Papa Giulio II; qualche anno dopo fu devastata dall'esercito di Carlo Borbone, diretto a Roma.
Tutti questi passaggi di soldatesche -che continuarono anche per tutto il XVII secolo- non fecero altro che impoverire il contado. Dopo l'occupazione francese e la restaurazione, il Risorgimento vide un'appassionata partecipazione alla causa dell'Unità d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale, il paese fu semidistrutto dal passaggio della Linea Gotica e dai conseguenti eventi bellici. Attualmente è considerata una località attiva e un ideale dove vivere e lavorare, con zone industriali in posizione strategica e, grazie allo sfruttamento delle acque delle fonti termali, un luogo votato al turismo. In questa immagine, sono riconoscibili alcuni dei principali edifici della vita economica e sociale dell'epoca.