Castel San Pietro Terme (BO), Via Vittorio Emanuele
Castel San Pietro Terme (BO), Via Vittorio Emanuele
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Castel San Pietro Terme (BO)
Luogo e anno di edizione
Terni, s.d.
Data della ripresa
Anni Trenta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castel San Pietro Terme (BO), Via Vittorio Emanuele
Note
Il luogo che la cartolina documenta è Castel San Pietro Terme. Numerose scoperte archeologiche hanno dimostrato che il territorio era abitato fin dai tempi della civiltà villanoviana e romana, ma la storia più conosciuta riporta al 1199, subito dopo la battaglia di Legnano.
Il comune di Bologna, infatti, per difendere la propria pace ed autonomia, ordinò che in diversi punti del territorio fossero costruiti castelli fortificati. Fra questi, ci fu appunto Castel San Pietro Terme.
La pace, purtroppo, durò poco: il castello venne più volte coinvolto in furibonde lotte. Nel 1306 e nel 1338 il paese divenne sede dell'Università: Bologna era infatti stata interdetta da una scomunica papale.
I secoli successivi videro numerosi eventi bellicosi. Nel 1501 Castel San Pietro Terme fu saccheggiata da Cesare Borgia; nel 1505 fu attraversata dalle truppe di Papa Giulio II; qualche anno dopo fu devastata dall'esercito di Carlo Borbone, diretto a Roma.
Tutti questi passaggi di soldatesche -che continuarono anche per tutto il XVII secolo- non fecero altro che impoverire il contado. Dopo l'occupazione francese e la restaurazione, il Risorgimento vide un'appassionata partecipazione alla causa dell'Unità d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale, il paese fu semidistrutto dal passaggio della Linea Gotica e dai conseguenti eventi bellici. Attualmente è considerata una località attiva e un ideale dove vivere e lavorare, con zone industriali in posizione strategica e, grazie allo sfruttamento delle acque delle fonti termali, un luogo votato al turismo. La via qui riprodotta fu intitolata a re Vittorio Emanuele II di Savoia dal 1911 al 1946, anno in cui fu deciso di dedicarla al deputato socialista Giacomo Matteotti.
Il comune di Bologna, infatti, per difendere la propria pace ed autonomia, ordinò che in diversi punti del territorio fossero costruiti castelli fortificati. Fra questi, ci fu appunto Castel San Pietro Terme.
La pace, purtroppo, durò poco: il castello venne più volte coinvolto in furibonde lotte. Nel 1306 e nel 1338 il paese divenne sede dell'Università: Bologna era infatti stata interdetta da una scomunica papale.
I secoli successivi videro numerosi eventi bellicosi. Nel 1501 Castel San Pietro Terme fu saccheggiata da Cesare Borgia; nel 1505 fu attraversata dalle truppe di Papa Giulio II; qualche anno dopo fu devastata dall'esercito di Carlo Borbone, diretto a Roma.
Tutti questi passaggi di soldatesche -che continuarono anche per tutto il XVII secolo- non fecero altro che impoverire il contado. Dopo l'occupazione francese e la restaurazione, il Risorgimento vide un'appassionata partecipazione alla causa dell'Unità d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale, il paese fu semidistrutto dal passaggio della Linea Gotica e dai conseguenti eventi bellici. Attualmente è considerata una località attiva e un ideale dove vivere e lavorare, con zone industriali in posizione strategica e, grazie allo sfruttamento delle acque delle fonti termali, un luogo votato al turismo. La via qui riprodotta fu intitolata a re Vittorio Emanuele II di Savoia dal 1911 al 1946, anno in cui fu deciso di dedicarla al deputato socialista Giacomo Matteotti.