Castelfranco Emilia (MO), Forte Urbano - Stabilimento penale

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Castelfranco Emilia (MO), Forte Urbano - Stabilimento penale

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Inventario
BRI / MO PROVINCIA 2

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Castelfranco Emilia (MO)
Luogo e anno di edizione
Milano, Castelfranco Emilia, s.d.
Data della ripresa
1934
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castelfranco Emilia (MO), Forte Urbano - Stabilimento penale
Bibliografia
https://www.storiaememoriadibologna.it;
http://www.comune.castelfranco-emilia.mo.it




Note
Il territorio di Castelfranco, posto a metà strada tra Bologna e Modena, si sviluppa lungo la direttrice della via Emilia e, sebbene sia sempre stato storicamente parte dell'area bolognese, dal 1929 è stato accorpato alla provincia di Modena. Si tratta di un Comune molto esteso, soprattutto dopo la decisione presa nel 1861 che vide l'unione con il vicino territorio di Piumazzo. Negli anni successivi all’Unità d’Italia visse un intenso periodo di sviluppo urbanistico.
Il Forte Urbano venne eretto nel 1628 sulla via Emilia poco fuori dalla cinta muraria verso Modena, per volere di Papa Urbano VIII della famiglia romana Barberini. L’architetto fu Giulio Buratti, ritenuto grande esperto di costruzioni fortificate e di disegno architettonico dello Stato Pontificio. Per completare la sua costruzione la via Emilia venne deviata a sud ai fini di un migliore controllo del territorio.
La grande fortezza venne terminata nel 1634, come attesta un documento ufficiale redatto dallo stesso Buratti. Per quanto attiene alla descrizione del Forte Urbano la lettura monumentale proviene dalla cartografia antica, poiché oggi il suo stato non corrisponde più a quello dell’impianto originario.
Il corpo centrale era costituito da un recinto quadrato con quattro baluardi dedicati a San Paolo, a San Pietro, a Santa Maria e a San Petronio. Sui quattro baluardi vi erano torri e costruzioni in cui risiedevano gli alloggi dei militari, all’interno dei quali stavano anche cucine, cantine e spazi di servizio.
All’esterno di questo corpo quadrato vi era una cintura a forma di stella in cui erano ricavati fossati, terrapieni e contrade. Nella fortezza erano presenti granai, forni macellerie, un ospedale, una chiesetta e un cimitero, oltreché l’armeria.
Il declino del Forte Urbano inizia rapidamente dalla seconda metà del ‘700 per calamità naturali, cattiva organizzazione interna ed eventi bellici: la fortezza viene parzialmente demolita e depauperata anche nel suo aspetto architettonico nel 1805; nel 1859 è adibita a casa di pena, poi nel 1944 è bombardata. Ripristinato in età moderna, è adibito ora a casa di lavoro. Per le funzioni alle quali l’area è destinata al momento non è accessibile al pubblico.