Castello d'Argile (BO): Porta Pieve
Castello d'Argile (BO): Porta Pieve
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Castello d'Argile (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, Castello d'Argile, s.d.
Data della ripresa
Anni Quaranta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,5x15
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Ne esistono due esemplari. Sul recto di quello contrassegnato con il n. inv. BRI / BO PROVINCIA 418 è stata aggiunta -a mano- la scritta "PORTA PIEVE"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castello d'Argile (BO): Porta Pieve
Bibliografia
http://www.comune.castello-d-argile.bo.it/; Magda Barbieri, "La terra e la gente di Castello d'Argile e di Venezzano ossia Mascarino", Cento (FE), Siaca Arti Grafiche, 1997, Vol. II, pag. 297
Note
Il nome del Comune è composto da due vocaboli attribuiti in tempi diversi. Il nome più antico è Argile, che risulta nei primi documenti attendibili, datati tra il 946 e il 1380. L'allora territorio si estendeva dal torrente Gallerano a est, fino al vecchio corso di Reno che toccava la “Morafosca” persicetana e scorreva a ovest di Cento.
Il nome Argile deriverebbe dalla contrazione del nome latino “Argiletum”, usato dai Romani per indicare una zona particolarmente ricca di argilla, come era appunto questa, in cui si spandevano le acque del Reno.
Il titolo di Castello fu invece attribuito e aggiunto al nome di Argile nel 1380, quando il Comune di Bologna ordinò e fece ricostruire a sue spese il nuovo centro abitato, a forma di “castrum”, cioè di “Castello”, inteso come luogo fortificato a scopo difensivo, su base rettangolare, circondato da un fossato e da un palancato di legno e accessibile da due porte, una a nord e una a sud, dotate di ponte levatoio. Nel corso della sua lunga storia, il paese seguì le alterne vicende della vicina città di Bologna. La popolazione, composta fino alla Seconda Guerra Mondiale soprattutto da agricoltori, nel periodo post-bellico si era notevolmente ridotta in seguito a migrazioni verso aree più industrializzate. Nell'ultimo periodo, invece, l'avvio di nuove attività artigianali e la costruzione di nuove abitazioni hanno determinato una inversione di tendenza e un progressivo ripopolamento, sia nel capoluogo che nella frazione. La cartolina riproduce la cosiddetta "Porta di sotto" o Porta Pieve, dove -nel 1828- ebbe sede il primo consiglio comunale del paese.
Il nome Argile deriverebbe dalla contrazione del nome latino “Argiletum”, usato dai Romani per indicare una zona particolarmente ricca di argilla, come era appunto questa, in cui si spandevano le acque del Reno.
Il titolo di Castello fu invece attribuito e aggiunto al nome di Argile nel 1380, quando il Comune di Bologna ordinò e fece ricostruire a sue spese il nuovo centro abitato, a forma di “castrum”, cioè di “Castello”, inteso come luogo fortificato a scopo difensivo, su base rettangolare, circondato da un fossato e da un palancato di legno e accessibile da due porte, una a nord e una a sud, dotate di ponte levatoio. Nel corso della sua lunga storia, il paese seguì le alterne vicende della vicina città di Bologna. La popolazione, composta fino alla Seconda Guerra Mondiale soprattutto da agricoltori, nel periodo post-bellico si era notevolmente ridotta in seguito a migrazioni verso aree più industrializzate. Nell'ultimo periodo, invece, l'avvio di nuove attività artigianali e la costruzione di nuove abitazioni hanno determinato una inversione di tendenza e un progressivo ripopolamento, sia nel capoluogo che nella frazione. La cartolina riproduce la cosiddetta "Porta di sotto" o Porta Pieve, dove -nel 1828- ebbe sede il primo consiglio comunale del paese.