Castiglione dei Pepoli, la "chiesa vecchia"
Castiglione dei Pepoli, la "chiesa vecchia"
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FANT 0252
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 10x15; negativo su pellicola 6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Castiglione dei Pepoli, la "chiesa vecchia"
Bibliografia
Luigi Fantini, "Antichi edifici della montagna bolognese", Bologna, Alfa, 1971, vol. I/241, pag. 251.
Note
Castiglione dei Pepoli si sviluppa alle pendici del Monte Gatta, ed è oggi tra i principali centri abitati dell’Appennino bolognese. Il territorio comunale si estende sulle vallate dei torrenti Setta, Brasimone e Gambellato, che con numerosi rii affluenti ne fanno un territorio particolarmente ricco di acque.
La zona, conosciuta già da Etruschi e Romani, conobbe forte sviluppo nel periodo medievale. Tale momento fu ricco di lotte e di congiure, fino a che gli antichi e potenti signori dovettero capitolare alle emergenti libertà comunali. Dopo la metà del Quattrocento, in pieno Rinascimento, l’antica famiglia bolognese dei Pepoli si impadronì di queste zone e ne fece un piccolo feudo incastonato entro i territori dello Stato della Chiesa. I Pepoli ne rimasero di fatto i signori incontrastati fino al 1796. La Chiesa Vecchia, qui documentata da un disegno di Giuseppe Rivani, è stata il primitivo luogo dell’aggregazione religiosa locale. Di origini romaniche, è stata ricostruita con l’apporto della popolazione nel XVII secolo. Ne rimane testimonianza in un diario coevo ricco di notizie e curiosità. Rimasta ai limiti dell’abitato, venne preferita, quale parrocchiale, la chiesa di San Lorenzo, edificata nel centro paesano nel XVI secolo.
La zona, conosciuta già da Etruschi e Romani, conobbe forte sviluppo nel periodo medievale. Tale momento fu ricco di lotte e di congiure, fino a che gli antichi e potenti signori dovettero capitolare alle emergenti libertà comunali. Dopo la metà del Quattrocento, in pieno Rinascimento, l’antica famiglia bolognese dei Pepoli si impadronì di queste zone e ne fece un piccolo feudo incastonato entro i territori dello Stato della Chiesa. I Pepoli ne rimasero di fatto i signori incontrastati fino al 1796. La Chiesa Vecchia, qui documentata da un disegno di Giuseppe Rivani, è stata il primitivo luogo dell’aggregazione religiosa locale. Di origini romaniche, è stata ricostruita con l’apporto della popolazione nel XVII secolo. Ne rimane testimonianza in un diario coevo ricco di notizie e curiosità. Rimasta ai limiti dell’abitato, venne preferita, quale parrocchiale, la chiesa di San Lorenzo, edificata nel centro paesano nel XVI secolo.