Chiesa Parr.le dei Ss. Antonio e Andrea di Ceretolo

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Chiesa Parr.le dei Ss. Antonio e Andrea di Ceretolo

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Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Casalecchio di Reno
Data della ripresa
1896-1907 ca.
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
26,9x20,8
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Casalecchio di Reno - Ceretolo - Chiese - Chiesa dei Ss. Antonio e Andrea - Architettura - Navata principale e altare maggiore
Bibliografia
Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999; Don Luigi Garagnani, a cura di, 1512-2012 I 500 anni della Chiesa dei Santi Antonio e Andea di Ceretolo, Bologna, 2012.
Note
Il negativo appartiene ad un gruppo di lastre senza numero, per le quali è stato adottato l'inventario attribuito da Roversi e Cristofori e pubblicato nel censimento del 1980, corrispondente alla posizione nella collocazione originale. La datazione della lastra deriva dal confronto con altri fototipi dello stesso autore, dalla mancata presenza delle lastre in esame nel catalogo del 1896 e dal periodo di attività della ditta (ante quem 1907 ca.).
Nel 1764 il parroco don Francesco Bolelli, volle ingrandire la chiesa di Ceretolo cercando tuttavia una soluzione per non distruggere la facciata. Si rivolse allora ai maestri muratori Alessandro e Giovanni Baleotti che avevano già effettuato l’operazione di spostamento della facciata della chiesa di Longara nel 1758. Il 12 febbraio 1764 in “sole due ore” i Baleotti spostarono la facciata della chiesa di circa 22 piedi e 14 anni dopo ripeterono l’operazione dell’attigua scuderia del palazzo Grimaldi, per dare ancora più spazio alla chiesa dei Ss. Antonio e Andrea.