Chiesina Farnè (Lizzano in Belvedere), Borgo di Poggiolforato: molino detto "del Capo", camino

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Chiesina Farnè (Lizzano in Belvedere), Borgo di Poggiolforato: molino detto "del Capo", camino

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Chiesina Farnè (Lizzano in Belvedere)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 15x10; negativo 7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Chiesina Farnè (Lizzano in Belvedere), Borgo di Poggiolforato: molino detto "del Capo", camino
Note
Il nome di questo Borgo significa "monte forato" e si riferisce al canale che il Senato Bolognese vi fece costruire, presumibilmente nel 1333 per trasportare il legname da costruzione direttamente a Bologna. Il progetto sembra non aver avuto gran successo, ma il borgo che ne ha avuto il nome resta pregevole e ben conservato nella sua struttura originale. Alcuni anni fa vi è stato aperto un Museo Etnografico della Cultura Montanara con 3000 oggetti esposti.
Questa fotografia di Luigi Fantini fa parte di una serie di scatti che documentano una particolarità dell'appennino bolognese presente solo nell'alta Val Dardagna, ovvero, i camini. Questi comignoli di forma cilindrica sono talvolta sormontati da rozze raffigurazioni di teste umane (spesso poste anche presso gli angoli delle case) o da "mamme" (sorta di mammelloni scolpiti). Non si conosce l'esatta origine del significato di queste presenze ma, quasi certamente, deriva da riti sacrali e propiziatori precristiani.